giovedì 28 gennaio 2010

lunedì 25 gennaio 2010

Via dalla pazza folla

MINA "Nuda"

Estate 1976, il nuovo singolo di Mina ad anticipare il classico doppio lp autunnale. Canzone che fotografa un momento storico per la musica italiana, in quanto due anni dopo, dopo i trionfali concerti alla Bussola, Mina decide di scomparire per sempre dalla scena pubblica. La misura era già colma, sempre sui giornali e con una vita privata che di privato non aveva più nulla. Nel 1974 la sua prevista apparizione per lanciare "L'importante è finire" viene cancellata all'ultimo momento da una MammaRai preoccupata dal testo troppo erotico (in effetti...e il titolo originario era "L'importante è venire"), nonostante la probabile audience milionaria. E naturalmente negli anni 60 l'ostracismo che la colpisce per più di un anno quando ha un figlio da Corrado Pani al di fuori del vincolo matrimoniale (scandalo nella cattolicissima italietta!). Questa canzone è rimasta come un episodio particolare: uno splendido testo di Don Backy che gioca con le attese della gente circa il "personaggio pubblico" con un arrangiamento sotto che mi piace definire "lussureggiante" (inizialmente doveva essere a tempo di reggae). Piccola censura anche qui: il brano non viene fatto ascoltare nella "Hit Parade" di Lelio Luttazzi per via della frase "E per chi vuol vedere le gambe e il mio sedere". L'interpretazione di Mina è molto tranquilla, quasi rassegnata, ma non manca una certa sensualità e viene permessa anche una coda interamente strumentale di un minuto. Il finale del testo riassume la non facile condizione di chi è sempre sotto i riflettori senza possibilità di replica ai pettegolezzi:
"Son qui radiografata, son nuda anche vestita,
di me sapete tutto, forse più voi di me,
ma se mi chiederete le cose che ho nel cuore,
ecco le sole cose che non saprete mai
"
Cult!

venerdì 22 gennaio 2010

NEVER STOP!

JOE GIBBS AND THE DESTROYERS "Franco Nero"

Dedicato agli altri tre cavalieri!

domenica 17 gennaio 2010

Una bella serata

Ho già usato questo titolo, ma non saprei come altro definirla. E' stata una bella serata, me la sono goduta e oggi è come se avessi un sapore dolce in bocca. E' stata la mia prima esperienza a contatto con la comunità skinhead in occasione di un dj set presso il Centro Sociale Pinelli. Ho conosciuto tramite Facebook il buon Paco ed ero curioso di sentire il suo set. Grazie a Fritz e a Wendy che conoscevano lui e la sua simpaticissima ragazza Daniela, ho trascorso alcune ore - tra birre, pizza e il set - insieme a un piccolo gruppo di ragazzi e ragazze apparentemente lontani dalla mia realtà. Ma alla fine i kids, qualunque vestito indossino, che siano skin, punk, metallari, dark o quant'altro sono tutti uguali: vogliono solo stare insieme, bere qualche birra, sentire della musica, appiccicarsi al/alla partner, insomma divertirsi. So benissimo che la parola "skinhead" incute timore, perchè si pensa subito alla deriva nazi-skin; questa parte esiste, non si può negare, sale spesso agli onori della cronaca nera, ma i massmedia non sono abbastanza informati per raccontare anche la parte "sana" di questa cultura. Non sto ora io a farvi la storia, c'è una pagina in italiano su Wikipedia che mi sembra molto ben fatta. Le persone con cui ho passato alcune ore si rifanno allo "Spirit of '69", che è il momento temporale in cui per convenzione il movimento skinhead ha la sua origine, che oltre all'abbigliamento prevede anche uno stile musicale preferito: la musica giamaicana in generale, reggae soprattutto, ma anche i precedenti ska, blue beat e rocksteady. Infatti il set, in cui Paco e Daniela si sono alternati, era a base di questa musica, suonata sui 45 giri dell'epoca, magari anche un pò gracchianti, ma niente asettici cd. Peccato che il pubblico non fosse molto, però io me la sono passata bene, ho testato le gambe nel ballo (bene), mentre ancora qualche difficoltà quando Fritz mi ha portato in vespa per salire e scendere, ma ce la farò prima o poi senza difficoltà. E oggi mi sento rilassato, leggero e con un sorriso stupido in faccia.
Due classici per chiudere:
SYMARIP "Skinhead Girl"

TOOTS & THE MAYTALS "54-46 Was My Number"

lunedì 11 gennaio 2010

Be my guru

HOODOO GURUS "Crackin' Up"

Hoodoo Gurus - Crackin' Up [Official Video] from Hoodoo Gurus on Vimeo.


Questo è il nuovissimo singolo degli Hoodoo Gurus. Uno dei gruppi australiani più famosi che dai primi anni 80 fino ad oggi ci ha deliziato con il loro rock intriso di 60's, di pop, di garage. A me sono sempre piaciuti anche se non sono riuscito a seguire bene la loro carriera, mi sono sempre sembrati onesti nella loro proposta, concreti e per nulla montati; del resto l'attitudine easy è un tratto dominanante degli australiani in genere. Hanno avuto un pò di successo anche da noi negli anni 80, e vi consiglio la doppia antologia "Ampology" che contiene facciate a e b di tutti i singoli fino ai primi anni 2000 e potrete scoprire che nel secondo disco ci sono pezzi che suonano ancora grintosi e per nulla "molli" come ci si aspetterebbe da una band con carriera ventennale e più. Anche questo nuovo singolo è una bella scarica di energia. Approfitto e recupero anche 2 cose del passato: "I Want You Back" e "Nobody". Enjoy!

Hoodoo Gurus - I Want You Back

venerdì 8 gennaio 2010

Agitate i vostri cazzi!

PEACHES "Shake Yer Dix" live

PLAY LOUD!!!

martedì 5 gennaio 2010

New New Wave

THE HORRORS "Scarlet Fields" live

Qui torniamo a trent'anni dopo anche se il suono è quello di trent'anni fa. Ci sono in giro diversi gruppi che si rifanno ai suoni della new wave o post-punk che dir si voglia. Alcuni hanno anche un buon riscontro commerciale, come gli inglesi Editors e gli americani Interpol; a onor del vero sono entrambi un pò troppo sbilanciati nella ricerca del fantasma di Ian. Gli Horrors sono arrivati sulla scena due anni fa con la solita scorta di hype, acconciature e vestiti giusti, qualche solito atteggiamento arrogante tipicamente inglese, insomma il classico bluff. Invece dev'essere successo qualcosa. Dopo due anni eccoli con "Primary Colours" a fregarsene di tutto, producendo un disco che sà di passato, oscuro, con suoni ora distorti ora liquidi, ma senza concessioni alla classifica. Girano un video ufficiale per il brano conclusivo "Sea Within A Sea" che dura 8 minuti. Scelgo questo brano che è quello che mi piace di più; ognuno può scorgere le influenze passate che preferisce (i Sound incontrano Gary Numan?). Questa esibizione live è piuttosto fedele al disco, e dimostra che sotto l'acconciatura c'è qualcosa che si muove...

domenica 3 gennaio 2010

Nuova ossessione

THE UNITS "High Pressure Days"

E pensare che è un pezzo di 30 ANNI FA! Che a dirlo fa impressione. Però quando sento gruppi nuovi, anche in ambito pop da classifica, che usano questi suoni ma senza un minimo di passione e fantasia, mi sale la carogna. Uno dei pochi gruppi americani che già alla fine dei 70 usava principalmente i synths; escludendo nomi famosi come i Devo e i Suicide, possiamo paragonarli agli Screamers (che non hanno inciso nulla ma di cui ci sono dei video su Youtube), e naturalmente non hanno raccolto quanto meritavano. Eppure suonano così moderni, e questo pezzo non riesco a togliermelo dalla testa...

venerdì 1 gennaio 2010

La festa è finita...

DEAD CAN DANCE "The Carnival Is Over"

...ma soprattutto il fottuto 2009 se n'è andato. Ora si raccolgono i cocci e si comincia con spirito nuovo. Toh, sta pure spuntando un timido sole! Non ho fatto un post di auguri di chiusura e non lo faccio ora. Ma voglio bene a voi tutti.
Un bacio.