MINA "Nuda"
Estate 1976, il nuovo singolo di Mina ad anticipare il classico doppio lp autunnale. Canzone che fotografa un momento storico per la musica italiana, in quanto due anni dopo, dopo i trionfali concerti alla Bussola, Mina decide di scomparire per sempre dalla scena pubblica. La misura era già colma, sempre sui giornali e con una vita privata che di privato non aveva più nulla. Nel 1974 la sua prevista apparizione per lanciare "L'importante è finire" viene cancellata all'ultimo momento da una MammaRai preoccupata dal testo troppo erotico (in effetti...e il titolo originario era "L'importante è venire"), nonostante la probabile audience milionaria. E naturalmente negli anni 60 l'ostracismo che la colpisce per più di un anno quando ha un figlio da Corrado Pani al di fuori del vincolo matrimoniale (scandalo nella cattolicissima italietta!). Questa canzone è rimasta come un episodio particolare: uno splendido testo di Don Backy che gioca con le attese della gente circa il "personaggio pubblico" con un arrangiamento sotto che mi piace definire "lussureggiante" (inizialmente doveva essere a tempo di reggae). Piccola censura anche qui: il brano non viene fatto ascoltare nella "Hit Parade" di Lelio Luttazzi per via della frase "E per chi vuol vedere le gambe e il mio sedere". L'interpretazione di Mina è molto tranquilla, quasi rassegnata, ma non manca una certa sensualità e viene permessa anche una coda interamente strumentale di un minuto. Il finale del testo riassume la non facile condizione di chi è sempre sotto i riflettori senza possibilità di replica ai pettegolezzi:
"Son qui radiografata, son nuda anche vestita,
di me sapete tutto, forse più voi di me,
ma se mi chiederete le cose che ho nel cuore,
ecco le sole cose che non saprete mai"
Cult!
We're lost in music/ Caught in a trap/ No turning back/ We're lost in music (Sister Sledge 1979)
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lunedì 25 gennaio 2010
domenica 22 novembre 2009
Una domenica un pò...popopò
Domenica un pò grigia, ravviviamola un pò con questa canzone che veramente tira su il...morale! Maria Grazia Buccella, sì quella di "Dove vai tutta nuda?", che si cimenta in questo capolavoro cult trash che stranamente non ha avuto il successo che meritava, se paragonato con "Il ballo del quaqua" ad esempio. Ascoltare e agitare...il popò, ovviamente!
BONUS: breve filmato dove la mitica Maria Grazia dimostra che: 1) l'arte del playback è a lei sconosciuta 2) la coreografia pure, però...
BONUS: breve filmato dove la mitica Maria Grazia dimostra che: 1) l'arte del playback è a lei sconosciuta 2) la coreografia pure, però...
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lunedì 1 giugno 2009
Questo non è il Vietnam
Innanzitutto scusate la bassa qualità audio e video. Scena tratta dal cult "Il Grande Lebowski", uno dei miei film preferiti, con il Drugo (pessima ma assonante traduzione italiana di "Dude"), Walter e Donny. Un film che più lo guardi e più ci scopri cose nuove. Sono reduce dalla lettura de "La vita secondo il Grande Lebowski", un libro scritto da fans per i fans. "Questo non è il Vietnam, è il bowling, ci sono delle regole!" "Stai per entrare in una valle di lacrime" sono solo alcuni dei dialoghi cult che servono per riconoscersi tra fans. Naturalmente esistono delle manifestazioni apposite, chiamate "Lebowski Fest". Sabato 13 giugno si terrà la seconda italiana in Asti presso una chiesa sconsacrata. Ecco la locandina:

Se qualcuno all'ascolto ha voglia di andare me lo faccia sapere.
Volevo postare un'altra scena in italiano, ce n'erano due in verità interessanti, ma c'è il solito "incorporamento disattivato su richiesta dell'utente". Il Drugo non approverebbe. E allora beccatevi questo curioso mini-riassunto con tutti i "fuck" e "fucking" pronunciati nel film (tanto che a un certo punto Lo Straniero lo puntualizza: "dici un sacco di parolacce").
mercoledì 4 febbraio 2009
Waiting for Mr. Perfettini
NURSE WITH WOUND "The Bottom Feeder"
A me questo video ha fatto venire in mente in primis Jan Svankmajer, regista ceco(slovacco) di animazione a passo uno, spesso con persone umane; qualche anno fa ci fu una bella retrospettiva al Cineclub Lumiere, ahimè defunto. Poi mi ha fatto venire in mente anche il misterioso "Dark Waters" dell'altrettanto misterioso Mariano Baino, che ho da qualche parte in vhs registrato da Tele+ insieme al corto "Caruncula".
Dei Nurse With Wound invece non vi dico nulla; potrei andare su Wikipedia e farmi bello facendo finta di saperla lunga, ma come si evince dal titolo del post, aspetto che qualcuno più competente lo faccia al posto mio...
A me questo video ha fatto venire in mente in primis Jan Svankmajer, regista ceco(slovacco) di animazione a passo uno, spesso con persone umane; qualche anno fa ci fu una bella retrospettiva al Cineclub Lumiere, ahimè defunto. Poi mi ha fatto venire in mente anche il misterioso "Dark Waters" dell'altrettanto misterioso Mariano Baino, che ho da qualche parte in vhs registrato da Tele+ insieme al corto "Caruncula".
Dei Nurse With Wound invece non vi dico nulla; potrei andare su Wikipedia e farmi bello facendo finta di saperla lunga, ma come si evince dal titolo del post, aspetto che qualcuno più competente lo faccia al posto mio...
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