lunedì 30 marzo 2009

Superkitsch!

RAQUEL WELCH "Acquarius/Let The Sunshine In"

Ringrazio vivamente Santo Youtube perchè questo video lo vidi una sola volta sulla Rai e mi era rimasto un vago ricordo. Raquel Welch, qui nel pieno del suo splendore, in questa ambientazione azteca si impegna sia nel canto che nel ballo con risultati incredibili! Soprattutto la seconda parte fa pensare che sia girato del peyote per tutta la troupe. Enjoy!

sabato 28 marzo 2009

Ebbene sì...

...sono entrato in Facebook. Ma. Ho deciso di farlo a modo mio. Considerandolo un periodo di prova, ho creato un profilo con tutti i dati falsi, data di nascita compresa. Lo sapevate che di mestiere faccio l'astronauta? E che ho preso una laurea in entomologia all'Università di Harvard? Insomma, visto che ogni sito ti chiede la registrazione, tanto vale divertirsi un pò, l'importante è che i dati sembrino plausibili. Commento ai primi giorni? Tenuto conto che sto contattando poche e selezionate persone, mi sembra una grande stron...perdita di tempo. Però mi diverte l'idea di usare uno pseudonimo. E anche lì si possono mettere i video. Così, in un'incredibile sinergia, ecco lo stesso video che ho messo lì, un'autentica perla del beat italiano; ascoltate sia la musica che il testo, di una violenza insolita per il nostro panorama. Da Torino con furore I Ragazzi Del Sole.

venerdì 27 marzo 2009

Unsung hero


Leggendo sul sito www.wordreference.com (fondamentale!) il significato di "unsung", ci sono due traduzioni possibili: "sconosciuto" e il più adeguato "non riconosciuto" (unappreciated). E' il caso di Rory Gallagher, chitarrista irlandese, che non ha mai ottenuto, se non per i warholiani 15 minuti, il riconoscimento che avrebbe meritato. Succede, spesso, nel mondo della musica rock (uso il termine nel senso più generico possibile); io non so leggere la musica, quindi vado a sensazioni "a pelle" e secondo me Rory non è inferiore ad un Clapton, ad esempio. Purtroppo l'attaccamento alla bottiglia ce lo ha portato via per sempre; vi propongo questa esibizione alla tv tedesca in cui, per la verità, nessuno sembra granchè sobrio, ma la musica non ne risente, anzi.
P.S. per Lucien: lo troverai un posticino per lui nella tua galleria dei guitar heroes?

mercoledì 25 marzo 2009

E' burro di arachidi!


Sono nel pieno della lettura di "Please Kill Me" e non potevo non cercare un video attinente. La qualità non sarà ottima, ma meno male che in USA esistevano già i videoregistratori nel 1970. Documento storico e anche buffo per il commentatore che, dopo che Iggy si è buttato nel pubblico la prima volta e l'interruzione seguita, ci informa che Iggy ci è ricaduto altre tre volte, e alla fine è impagabile mentre esclama "That's peanut butter!", quando appare la latta col burro di arachidi. Poi da qui può partire il dibattito su "perchè uno si porta una latta di burro di arachidi a un concerto"...

martedì 24 marzo 2009

Control? YES!

Forse la mia lettera di protesta al Secolo XIX di qualche tempo fa è servita a qualcosa, o forse qualcuno è semplicemente rinsavito. Leggo adesso, sempre sul Secolo, che stasera e domani "Control" verrà proiettato al Club Amici del Cinema di via Carlo Rolando. Alleluja! Se per caso domani sera qualcuno organizza una macchinata, io sono disponibile (niente moto, per ora sono le mie nemiche numero uno!)

Comodamente insensibile

scissor sisters comfortably numb

Ecco qua la cover che ha fatto incazzare molte persone, tra cui Roger Waters, ma sappiamo che tipetto sia Roger, basta dirgli "buongiorno" che quello s'incazza. La mia opinione è che ogni tanto bisogna dare una bella scossa ai piedistalli, anzi farli cadere proprio. Non c'è nulla di intoccabile o di sacro. A parte la Dea, ovviamente.

lunedì 23 marzo 2009

Andiamo a teatro

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Da domani torna a Genova, dopo un'assenza di due anni, Davide Enia col suo ultimo spettacolo in due parti "I Capitoli dell'Infanzia". Spettacolo che ho già visto a Roma e a Milano più un'anteprima ad Asti. Davide Enia è un autore/regista/attore palermitano che fa un teatro di pura parola. E' un raccontastorie, accompagnato da due musicisti, e a me questo tipo di situazione piace molto, non sono molto interessato a costumi e scenografie, preferisco avere una persona che con il suo mestiere riesce a farmi vedere cose pur rimanendo uguale a come lo vedi dopo lo spettacolo. E' questa la cosa che mi ha colpito quando l'ho visto con un altro spettacolo due anni fa, non ho sentito distanza tra me e lui, tra l'Artista e lo Spettatore.
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E l'ho capito di più quando ho scaricato una cosa che ha fatto per RadioDue e cioè "Rembò", di cui esiste anche la versione libro per l'editore Fandango. Una specie di sceneggiato in quindici puntate, una finta inchiesta sulla misteriosa sparizione di un giocatore del Palermo, bravissimo, alla vigilia della convocazione in nazionale per i mondiali del 1974. In ogni puntata si parlava di calcio, con interventi anche di personaggi famosi, ma soprattutto si parlava di Palermo, che nei suoi racconti diventa una specie di luogo mitico, con i suoi personaggi, in questo caso i (finti) familiari di Davide. Ho capito la grandezza di Davide nella puntata del sogno, dove partendo da Borges per arrivare a Shakespeare, attraverso la musica dei Pink Floyd, è riuscito ad andare "altrove", è stata un'emozione fortissima sentirla in mp3 in cuffia. E il merito va diviso col compare Fabio Rizzo, che ha firmato le musiche originali e scelto quelle non originali (in questo il libro è utile per recuperare tutti i pezzi), e ancora mi stupisco che la Rai abbia permesso a un giovane autore di scatenarsi così usando il mezzo pubblico.
Non m'importa di rivedere uno spettacolo già visto, in fondo sono rimasto un bambino a cui piace farsi raccontare la stessa favola per un'altra volta ancora. Stavolta (ri)vedrò un solo capitolo, ma sarò in prima fila, per i motivi fisici che tutti sapete. Non vedo l'ora.
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Pics by Andi Sexx - Lavagna 21/06/08

venerdì 20 marzo 2009

In ricordo di una persona speciale

LENINGRAD COWBOYS E IL CORO DELL'ARMATA ROSSA "Happy Together"

Dormivo questo pomeriggio (ancora non riesco a dormire bene di notte) e quando mi sono svegliato mi sono trovato in testa i Leningrad Cowboys. E ho subito pensato a Corrado, una delle più belle persone che ho mai incontrato nella mia vita. Ci siamo conosciuti per via di un telefilm "Un medico tra gli orsi" (in futuro su questi schermi), in quanto avevo messo un annuncio su "Film TV" perchè avevo perso delle puntate. Quando ci siamo visti per la prima volta a Torino, io, Annamaria, Corrado e sua moglie Kristina per discutere la possibilità di creare un fan club, sono rimasto conquistato dalla sua personalità; io ero nei trent'anni e lui nei quaranta, e mi ha colpito molto il suo entusiasmo quasi da bambino per il telefilm e gli annessi e connessi. E il suo amore per la vita, per la sua famiglia (conosciuta in seguito, tre splendide figlie); era un uomo che aveva molteplici interessi, faceva raccolte di cose kitsch e di palle di neve, quelle da souvenir (quella che mi piaceva di più aveva dentro un castello e al posto della neve aveva i pipistrellini che cadevano).
Un cuore ballerino, probabilmente aggravato da una faccenda di dominio pubblico (nulla di penale, comunque) ce l'ha portato via...cazzo, sono già passati tre anni. E mi manca, in questo momento mi manca tantissimo la sua voce. Ma voglio ricordarlo in modo allegro così come era lui e quindi niente di meglio di "Happy Together" dei Turtles in questa versione dei Leningrad Cowboys accompagnati dal coro dell'Armata Rossa, tratta dal "Total Balalaika Show", che ho in vhs duplicato da lui. Ciao Corrado.

giovedì 19 marzo 2009

L'uomo dagli occhi di ghiaccio vuole diventare mio amico!

ULTRAVOX! "Young Savage"

MySpace è uno strano posto. C'è chi dice (lo Zio Zaio) che è inutile e inconsistente, che tutta la storia degli "amici" è solo fuffa, in gran parte è vero, però scremando e scremando e scremando è possibile costruire qualcosa di vero, ve lo posso assicurare. E poi c'è la musica; ne gira tanta, tantissima, e ovviamente il 90% fa cagare, ma ci sono delle eccezioni (qualcosa dovrebbe apparire qui in futuro). Chiaramente se nello spazio "interessi" tu di musica scrivi un sacco di gruppi, poi ricevi un sacco di richieste d'amicizia. Ma quello che è capitato l'altro ieri non mi era ancora capitato:
un artista vero, conosciuto, lui in persona e non un fan che si inventa il profilo, mi ha chiesto l'amicizia, il mitico JOHN FOXX! Proprio lui, quello che aveva inventato gli Ultravox, quelli che però non hanno venduto niente (l'ingresso di Midge Ure ha cambiato decisamente le cose) pur essendo migliori della versione 2. Nel 1980 il primo album solista "Metamatic", completamente elettronico, che si scontra con l'astro nascente Gary Numan e naturalmente perde. L'anno dopo "The Garden", cambiano le sonorità, oltre all'elettronica ritornano le chitarre acustiche ed elettriche, ma il risultato non cambia, nonostante l'album sia molto bello. Poi altri due dischi più pop "The Golden Section" e "In Misterious Ways", vendite sempre scarse, ma una gran classe al lavoro, e la classe o ce l'hai, o non te la puoi inventare. Dopodichè John si ritira dalle scene pop e prosegue con le sue sperimentazioni anche in campo video. L'estate scorsa è venuto a Genova per il Festival della Poesia, ma purtroppo quella sera avevo già un altro impegno programmato, mannaggia! E ora siamo amici su MySpace! Ne approfitterò per ascoltare qualcosa delle sue ultime proposte. Intanto qui sotto "Europe After The Rain" tratta da "The Garden", la qualità è quello che è, ma va bene così.

ULTIM'ORA: e mi ha pure mandato un piccolo messaggio di ringraziamento. Come dicevo, la classe o ce l'hai...

mercoledì 18 marzo 2009

Senza vergogna

Copio/incollo dal Secolo XIX di oggi:

"Vanno assolti tutti, generali e soldati semplici, picchiatori e calunniatori, chi ha abusato dei manganelli e chi ha fabbricato prove e verbali falsi. Per il ministro dell’Interno, rappresentato dall’avvocato dello Stato Domenico Salvemini, nessuno sbagliò quella notte del luglio 2001, al termine del G8 di Genova, quando la polizia in assetto anti sommossa fece irruzione nel quartiere generale del Genoa Social Forum, arrestando ingiustamente 93 noglobal molti dei quali feriti in modo gravissimo. Nessuno degli imputati sbagliò e nessuno dovrà pagare i danni alle vittime delle violenze.
È la sostanza delle motivazioni con le quali lo Stato ha deciso di fare appello contro la sentenza sul caso Diaz, pronunciata dal giudice Gabrio Barone il 13 novembre 2008 e accolta dalle grida «Vergogna! Vergogna!» delle parti civili.
Il processo simbolo del G8 si concluse con 16 assoluzioni “eccellenti”, tra cui quelle di tutti i vertici della polizia scesi sul campo davanti alla scuola Diaz-Pascoli; e 13 condanne “minori” (35 anni e 7 mesi di reclusione complessivi) a Vincenzo Canterini, il più alto in grado tra i funzionari ritenuti responsabili, e ai suoi uomini del reparto mobile di Roma, e ai due poliziotti protagonisti della storia delle bottiglie molotov. Per le false prove, raccolte in un luogo lontano chilometri dalla sede del Gsf e portate alla Diaz a supporto dell’arresto dei presunti black bloc, furono condannati Pietro Troiani e Michele Burgio, rispettivamente a 3 anni e 2 anni e sei mesi. Anche per loro l’avvocato dello Stato - che per primo rispetto a tutte le parti coinvolte ha depositato ieri il suo ricorso - ha chiesto l’assoluzione. Le motivazioni: «I due imputati non erano consapevoli dell’utilizzo calunnioso delle due bottiglie nei confronti di persone innocenti». Riguardo ai pestaggi la linea difensiva del ministero dell’Interno è chiarissima: «Non vi è corrispondenza tra le accuse e la decisione del giudice... Il giudice stravolge il capo di imputazione... Agli imputati non possono essere addossate responsabilità sulle singole aggressioni solo perché non le hanno evitate». La responsabilità è personale e, a detta dell’avvocato dello Stato, «non è stata provata». Sulla calunnia contestata a Canterini: «Il giudice ha ritenuto veritiero l’episodio dell’accoltellamento a Nucera e Panzieri (l’episodio controverso avvenuto durante l’irruzione nella scuola) quindi - scrive l’avvocato dello Stato - non si capisce come possa essere falsa e calunniosa una relazione incentrata proprio su quell’aggressione, che va considerata come un tentato omicidio e una resistenza a pubblico ufficiale».

So di tornare spesso su questo argomento, ma come potete vedere non è ancora finita. La vergogna soprattutto. Intanto sto leggendo un libro molto interessante che l'amico Doc Giuseppe mi ha portato in ospedale: "ACAB All Cops Are Bastards" di Carlo Bonini. Tanto per restare in argomento.

martedì 17 marzo 2009

Vendetta, tremenda vendetta


Non volevo postare qualcosa così a breve, ma siccome ho tanto tempo a disposizione...
In attesa che esca il nuovo disco dei Decemberists "The Hazards Of Love" che dovrebbe essere un concept, ma spero senza quelle tentazioni prog del precedente "The Crane Wife", ho trovato questa bella versione di una delle mie canzoni preferite dall'album preferito "Picaresque". La faccenda è lunga, più che una canzone una mini-opera. Ambientata all'epoca dei pirati, narra la storia di un bambino di tre anni che vede la madre vedova circuita da un farabutto di bella presenza che si installa in casa, mostra poi la sua vera faccia di ubriacone dedito al gioco che poi scappa via. Ovviamente aveva perso al gioco la casa che viene così requisita dallo stato, la madre perde la testa e in breve muore, ma prima di morire dice al figlio: "Trovalo, incatenalo a un palo, fracassagli le dita, trascinalo in un buco finchè si sveglierà nudo e cercherà di aggrapparsi al soffitto della sua tomba!" Il ragazzo passa i prossimi 15 anni sulla strada in mezzo a gente di malaffare, ma rimane nel suo cuore il desiderio di vendetta. Si fa assumere da un prete per accudirlo, poi una notte sente il prete che parla con un baleniere che si imbarcava su una nave guidata da un capitano noto per la sua crudeltà. Il nostro eroe riesce a salire sulla nave e risente risuonare le parole della madre. E naturalmente sulla nave ritrova il suo avversario, è già pronto col moschetto in mano quando improvvisamente l'oceano ruggisce, il cielo diventa nero mentre la nave viene inghiottita da una gigantesca balena! "Non so come sono sopravvissuto,l'equipaggio fu mangiato vivo, devo essere scivolato attraverso i denti. Ma oh, quale provvidenza, quale divina intelligenza! Pure tu sei sopravvissuto. Il mio cuore si riempe di gioia mentre i tuoi occhi si riempiono di paura. Vieni più vicino e io ti sussurrerò le ultime parole che mai ascolterai"
Siate pazienti, curiosi e non rimarrete delusi. Almeno spero. Più di 8 minuti, ma li vale tutti.

lunedì 16 marzo 2009

Ritorno alla vita

E finalmente sono a casa! Anche se sono riusciti a farmi incazzare pure stamattina, quando il medico di turno mi ha detto: "Ma veramente nessuno mi ha detto nulla", poi una telefonata chiarificatrice ha risolto il tutto, anche se ero già pronto a spaccare qualche mascella con la mia stampella. Il mio rapporto con l'ospedale non si è concluso, devo andare a farmi togliere i punti (ciò significa un'ulteriore ceretta quando staccheranno il cerottone), devo fare fisioterapia, devo richiedere la cartella clinica...e proseguo la terapia antibiotica a casa. Non mi sono pesato svestito, ma siamo nell'ordine dei dieci chili persi!
Certo, essere a casa mi risulta strano, sembra tutto diverso. Incredibilmente il pc è partito al secondo tentativo, si vede che aveva bisogno di una vacanza dalle mie digitazioni! Non ho ancora visitato i vostri blogs e quindi non so cosa mi sono perso negli ultimi 37 giorni, ma ho un sacco di tempo per recuperare.
E mi autodedico questa canzone. Ritorno alla vita. Back To life.
Back to life/Back to reality/Back to the here and now.
Una canzone di pura positività, e ne ho davvero bisogno, come pure di una notte di vero sonno.
Ciao!

sabato 14 marzo 2009

Non è ancora finita...

...ma dovrebbe concludersi lunedì, spero. La febbre è definitivamente debellata, dopo il bombardamento di antibiotici che mi ha fatto riacquistare una linea invidiabile, non ho più flebo attaccate. Però sono ancora Il Prigioniero, il Paziente X, la Cavia. E non ne posso veramente più. E allora chiedo aiuto a un piccolo grande film "Billy Elliot". Ecco la sequenza dove Billy balla su "A Town Called Malice" dei Jam. Magari un giorno ci provo pure io.
Un abbraccio a tutti e a presto.