martedì 5 gennaio 2010

New New Wave

THE HORRORS "Scarlet Fields" live

Qui torniamo a trent'anni dopo anche se il suono è quello di trent'anni fa. Ci sono in giro diversi gruppi che si rifanno ai suoni della new wave o post-punk che dir si voglia. Alcuni hanno anche un buon riscontro commerciale, come gli inglesi Editors e gli americani Interpol; a onor del vero sono entrambi un pò troppo sbilanciati nella ricerca del fantasma di Ian. Gli Horrors sono arrivati sulla scena due anni fa con la solita scorta di hype, acconciature e vestiti giusti, qualche solito atteggiamento arrogante tipicamente inglese, insomma il classico bluff. Invece dev'essere successo qualcosa. Dopo due anni eccoli con "Primary Colours" a fregarsene di tutto, producendo un disco che sà di passato, oscuro, con suoni ora distorti ora liquidi, ma senza concessioni alla classifica. Girano un video ufficiale per il brano conclusivo "Sea Within A Sea" che dura 8 minuti. Scelgo questo brano che è quello che mi piace di più; ognuno può scorgere le influenze passate che preferisce (i Sound incontrano Gary Numan?). Questa esibizione live è piuttosto fedele al disco, e dimostra che sotto l'acconciatura c'è qualcosa che si muove...

13 commenti:

Lucien ha detto...

Li ho messi forse un po' frettolosamente in disparte dopo un paio di ascolti; mi hai (quasi) convinto a ridargli una chances.

Chi questo tipo di sound l'ha vissuto in presa diretta è sempre un po' prevenuto, però bisogna andare oltre perché ogni tanto si scoprono gruppi interessanti.

andrea sessarego ha detto...

io l'ho scaricato, però ci torno su, sarà anche il tempaccio fuori che invoglia certe atmosfere...

DiamondDog ha detto...

sembra che la materia ci sia......vediamo come vanno avanti.

Anonimo ha detto...

Una delle note più liete del 2009.. NME l'ha infilato nei 100 album migliori del decennio. Sarà pure derivato però.. quanta roba!

Anonimo ha detto...

I ragazzi hanno ascoltato molto a fondo i dischi di Borland .
Nessuna nuova emozione ma meglio di molte altre produzioni asettiche , inutili , falsamente post punk .
best
fritz

andrea sessarego ha detto...

Grazie Fritz, il tuo giudizio mi conforta. Mi chiedo se però la scelta di usare questi suoni paga. Madison, forse tu sei più informato su se e quanto il disco degli Horrors abbia venduto. Del resto non sono i primi revivalisti e non saranno gli ultimi. La new wave e/o post punk potrebbe diventare un "genere" come il garage, lo ska o lo stesso punk che ciclicamente ritorna con un seguito di culto, ma appassionato?

Anonimo ha detto...

Io credo ci siano due cose da non sottovalutare: la prima è che la presenza di gruppi contemporanei con sonorità o stili derivati può essere utile ai giovani per scoprire i fondamentali della storia della musica.. "ti piacciono gli horrors? vatti ad ascoltare Cure e Joy Division" per dire..in secondo luogo per me la differenza la fa la canzone, al di là del look, della presenza scenica o dei riferimenti piu prettamente musicali, la differenza tra un buon gruppo e un gruppo mediocre è la capacità di scrivere canzoni. Credo che ghi Horrors siano molto bravi ed ispirati.

Anonimo ha detto...

Mi permetto di essere in disaccordo dato che i cosi' detti giovani compiono pochissimi sforzi per ricercare le origini della musica che sentono .
Questo elemento generazionale, che ho riscontrato su moltissimi giovanotti , contrasta con gli attuali metodi di scarico e ascolto della musica che hanno ( in teoria ) semplificato ogni difficolta' di reperimento dei dischi .
Pertanto i giovani ascoltano solo le recenti canzoni con la convinzione che gli attuali gruppi siano illuminati da improbabili lampi di genio .
Per quanto concerne il gruppo proposto ( che non conosco ) provero' ad ascoltare qualche altra canzone ma da quella inserita denota solo un gran impegno nell'aver usato " la carta carbone " sui brani del passato .
Avrebbero potuto suonare in costume da bagno , in giacca e cravatta o vestiti da ballerine di can can ma il mio parere non sarebbe diverso !
best
fritz

andrea sessarego ha detto...

Il problema di fondo è come far interessare i giovani a scoprire le fonti della musica attuale. Supponiamo che "il giovane" ascolti gli Horrors e gli piacciano perchè sono diversi dalla musica che passa in radio o tv. O comincia a leggere qualche rivista di musica, o cerca sul web notizie sul gruppo. Ma se le fonti non vengono citate, è quasi certo che "il giovane" si fermi lì. Le radio dei network non fanno più informazione, in tv i programmi musicali o sono assenti o fanno schifo, la stessa MTV ormai si dedica più a reality, telefilm e minchiate varie. Funzionano però le radio sul web, se non dal vivo almeno in podcast e Madison ne è un esempio; tra gli altri miei contatti anche Tixi, o il mio amico pugliese Nando che trasmette in una radio vera. Quanto però possano "influenzare" positivamente "il giovane" non so dirlo, credo che il pubblico sia piuttosto limitato. Diciamo che volendo "il giovane" ha tutti gli strumenti per arrivare alle fonti, manca solo una guida esperta che possa consigliare, e il superare una certa pigrizia a non considerare una bella canzone come possibile suoneria per il cellulare.
In chiusura dico che il disco degli Horrors non è un capolavoro, ma è molto piacevole all'ascolto (anche se non è allegro).

Anonimo ha detto...

La riposta alla tua domanda e' gia' contenuta in cio' che hai scritto .
Per quale motivo dovrei cercare di far interessare " il giovane" ad una ricerca storico-musicale .
Non dovrebbe gia' costituire un suo interesse ?
Per strada incontro solo ragazzi equipaggiati con ogni opzional tecnologico in grado di ascoltare musica , fare foto , registrare , messaggiare .
La semplicita' con cui scaricano musica , informazioni , orosocopi , film porno e' impressionante .
Il rapporto umano e' al limite del decente , si conoscono ragazze/i in chat e l'appuntamento e' fissato a mezzo messaggino .
Escludendo qualche eccezione , penso che gli attuali ragazzi leggano pochissimi fumetti e nessun libro,nessuna fanzine, nessuna rivista musicale.
Non vedo proprio nessun loro interesse ad una ricerca musicale o di qualsiasi altro genere.
Rimpiango solo che se nel 1980 avessi avuto a disposizioni le attuali tecnologie di comunicazioni le avrei certamente impiegate in maniera " esplosiva " .

Nota : Vorrei che fosse chiaro che non sono una persona che parla al passato infarcendo i discorsi con frasi tipo .. Ah, ai miei tempi !
Vivo pero' nel 2010 a contatto con giovani e non posso fare a meno di fare confronti generazionali .
Siccome reputo negativa questa difficolta' , inerzia e inedia che manifestano i giovani cerco ( nel mio piccolo ) di dare qualche spunto per ottenere informazioni musicali anche mediante la creazione di un sito web .
Penso pero' che i giovanissimi saranno troppo intenti a chattare e non si accorgeranno di nulla .

Anonimo ha detto...

(ho dimenticato la firma) .
best
fritz

andrea sessarego ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
andrea sessarego ha detto...

"Rimpiango solo che se nel 1980 avessi avuto a disposizioni le attuali tecnologie di comunicazioni le avrei certamente impiegate in maniera "esplosiva"."

Fritz, non ho dubbi su questo ;)
Io non sottovaluterei che all'epoca hai fatto radio quando le radio erano ancora "libere"; quindi il tuo contributo, anche se limitato a un ambito locale, per la diffusione della musica giusta l'hai dato utilizzando i pochi mezzi di allora. Meno male che non hai intenzione di smettere!