Ho già usato questo titolo, ma non saprei come altro definirla. E' stata una bella serata, me la sono goduta e oggi è come se avessi un sapore dolce in bocca. E' stata la mia prima esperienza a contatto con la comunità skinhead in occasione di un dj set presso il Centro Sociale Pinelli. Ho conosciuto tramite Facebook il buon Paco ed ero curioso di sentire il suo set. Grazie a Fritz e a Wendy che conoscevano lui e la sua simpaticissima ragazza Daniela, ho trascorso alcune ore - tra birre, pizza e il set - insieme a un piccolo gruppo di ragazzi e ragazze apparentemente lontani dalla mia realtà. Ma alla fine i kids, qualunque vestito indossino, che siano skin, punk, metallari, dark o quant'altro sono tutti uguali: vogliono solo stare insieme, bere qualche birra, sentire della musica, appiccicarsi al/alla partner, insomma divertirsi. So benissimo che la parola "skinhead" incute timore, perchè si pensa subito alla deriva nazi-skin; questa parte esiste, non si può negare, sale spesso agli onori della cronaca nera, ma i massmedia non sono abbastanza informati per raccontare anche la parte "sana" di questa cultura. Non sto ora io a farvi la storia, c'è una pagina in italiano su Wikipedia che mi sembra molto ben fatta. Le persone con cui ho passato alcune ore si rifanno allo "Spirit of '69", che è il momento temporale in cui per convenzione il movimento skinhead ha la sua origine, che oltre all'abbigliamento prevede anche uno stile musicale preferito: la musica giamaicana in generale, reggae soprattutto, ma anche i precedenti ska, blue beat e rocksteady. Infatti il set, in cui Paco e Daniela si sono alternati, era a base di questa musica, suonata sui 45 giri dell'epoca, magari anche un pò gracchianti, ma niente asettici cd. Peccato che il pubblico non fosse molto, però io me la sono passata bene, ho testato le gambe nel ballo (bene), mentre ancora qualche difficoltà quando Fritz mi ha portato in vespa per salire e scendere, ma ce la farò prima o poi senza difficoltà. E oggi mi sento rilassato, leggero e con un sorriso stupido in faccia.
Due classici per chiudere:
SYMARIP "Skinhead Girl"
TOOTS & THE MAYTALS "54-46 Was My Number"
10 commenti:
Non male la carrellata di bad girls, ma anche la tua serata... 8-}
Accoppiata skin-head e reggae, chi l'avrebbe mai detto!
Anche io e mia moglie apprezziamo i dj set reggae-skin, deliziosi e lontani dallo stereotipo rissa-pogo. Anche un esperto di musica come Lucien non collegava reggae e skin: lo spirito del 69 (la cultura dei rude boys) è ancora molto da far conoscere e apprezzare. E come dicevano i Dioxina: skin+punk= TNT :-)
infatti ha sorpreso anche me quando l'ho scoperto, però è stata una sorpresa piacevole.
Ciao , qui ricopio quello che ho scritto su facebook .
...Ho trascorso una serata in buona compagnia .
A volte ho bisogno di incontrare le persone giuste per condividere musica e piccole altre cose .
Sono piccole cose , non serve altro .
Il disco che propongo arriva direttamente dalla collezione di Tiziano Ansaldi .
Quando l'ho ascoltato a casa sua avevamo stabilito che questa ...e' la migliore versione di " Blue Beat Baby " .
Quando mi capita di ascoltarlo mi piace ancora immaginare di farlo con lui e con tutti i ragazzi che amano questa musica e questo stile .
Un ringraziamento alle nuove generazioni oi! genovesi che " lavorano" per non disperdere questa cultura , a tutti i ragazzi presenti alla serata e in particolare a Paco e fidanzata .
Best.
Fritz
Nota : A giovedì . Conto i giorni !
ti consiglio "this is england", un ottimo e molto crudo film inglese ovviamente non distribuito in italia. però lo puoi trovare in rete sottotitolato in italiano.
parla di un gruppo di skin nell'inghilterra anni '80 della thatcher. mostra sia il lato positivo che quello negativo del movimento, ma evita facili moralismi
e poi la colonna sonora, dominata dai toots & the maytals, non è niente male e penso ti possa piacere particolarmente
Grazie Marco per la segnalazione, ma ti avviso che nel nostro piccolo gruppo di amicizie è già un film mitico. Naturalmente non capiamo perchè un film, che ha ricevuto diversi premi (tra cui uno a Venezia), non sia ancora stato distribuito nel Belpaese, pur avendo anche Einaudi nella colonna sonora.
mmmh...prima o poi dovremmo fare una visione collettiva...
la strana coppia, però musica davvero piacevole
gran bel blog!!! ora me li ascolto tutti :)))
Belin ma io arrivo sempre in ritardo....
Sorry Fritz
anche se sei in ritardo, l'importante è che arrivi, amico.
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