martedì 30 novembre 2010

Canzoni sorelle

ASSOCIATES "No"

VIVIAN GIRLS "No"

Avevo già fatto un altro post simile, che ora non ho voglia di andare a cercare. Le canzoni sorelle sono quelle che hanno in comune solo il titolo, tutto il resto è diverso. Qui abbiamo due artisti già passati da queste parti, gli Associates di Billy Mackenzie, in una versione un pò diversa da quella dell'album "Sulk" e le Vivian Girls dal loro primo album, con una versione del pezzo che è stranamente più veloce e grezza rispetto a quella del demo (di solito accade il contrario). Buon ascolto!

domenica 21 novembre 2010

So What?


Ieri sera ho sfidato la pioggia per partecipare a una serata punk organizzata dal piccolo ma grande Roberto Zena presso il centro sociale Terra di Nessuno: in scaletta i savonesi 5MDR, i romani Paypack e gli inglesi Anti-Nowhere League (unica data italiana per la storica punk band). Locale piuttosto pieno, qualche faccia conosciuta, situazione "abbastanza" tranquilla. I savonesi, già visti a settembre a Varazze, sono bravi ma non mi emozionano particolarmente, preferisco i loro concittadini Uguaglianza. I Payback invece mi impressionano per potenza e carica, hardcore classico e moderno e la presenza di due cantanti mi ha fatto venire in mente i Linea 77, ma sicuramente i Payback vincono a mani basse, forse i Linea erano così agli inizi. Bravi davvero! Poi le star della serata: gli Anti-Nowhere League, in pista trent'anni fa, e dopo alterne vicende sono ancora sui palchi (anche se della formazione originale c'è solo il cantante Animal), e come spesso accade per reduci di quelli scena, pestano ancora alla grande! Lo strano è che suonano per 40 minuti, scendono un attimo, poi ripartono e ci danno dentro per più di un'altra ora, con mucho gusto dei kids presenti. Ok, a un certo punto, dopo fiumi di birra, c'è un pò di baruffa nell'aria, qualche spintone e parole grosse, ma niente di grave, son ragazzi, dopotutto. Il concerto finisce e poi parte il vero delirio: una coppia di sciamannati dj, che iniziano con una selezione punk, ma poi il tutto si trasforma in una specie di discoteca molto alternativa: e quindi Nabat, Katy Perry, Stooges, Bloodhound Gang, e l'apoteosi si raggiunge quando skins e punks cantano a squarciagola "Comprami" di Viola Valentino! Una scena davvero divertente e coinvolgente. A parte il cantante, gli altri tre ANL si mischiano poi coi presenti rimasti a socializzare, mi piacerebbe sapere come è riuscito a tornare a casa il ragazzo che ha ingaggiato una gara di bevute col bassista...Resto fino quasi alla chiusura in attesa del primo bus utile, faccio due carezze al simpatico cagnone Spike che gironzola incessante tra le gambe dei presenti...insomma alle 5 e mezza posso finalmente buttarmi sotto le coperte. So Fuckin' What?

domenica 14 novembre 2010

She's Lost Control

GRACE JONES "She's Lost Control"

Era tanto che non sentivo questa versione. Dico subito che l'originale è inarrivabile. Sono anche un fiero oppositore del "certi miti non si toccano". Si possono toccare invece, basta essere un minimo creativi. Rimanendo in ambito Joy Division, preferisco dimenticare la cover di Paul Young di "Love Will Tear Us Apart", che cercava di agganciarsi all'originale fallendo clamorosamente; ok che Paul è un cantante migliore di Ian, ma nessuno canta come Ian (o come Tow Waits, altra voce particolare spesso massacrata nelle cover). Anche Grace Jones non è una grande cantante, ma ha avuto la fortuna di avere dei collaboratori di grande calibro, il produttore Tom Moulton negli anni discomusic, il duo Dunbar/Shakespeare per "Warm Leatherette" e "Private Life", dove è stato anche inventata l'icona Grace Jones, glaciale e futurista, che accontentava sia i vecchi discotecomani che i giovani new wavers. La scelta qui è stata per un classico reggae con toni dub nel finale e Grace che si libera dai panni di icona e si lascia andare senza remore, come dopo il quinto minuto quando urla sguaiatissima. She's lost control, appunto.

venerdì 5 novembre 2010

Adesso basta!

Sono stufo, non ne posso più. L'ultima sparata del premier è la goccia che ha fatto traboccare il mio vaso. Potevo solo mettere il link (che è comunque qui), ma preferisco un copia e incolla. Il titolo dell'articolo è "Omofobia e Sessuofobia". Dico solo questo: le battute e gli insulti, in generale le parole, se ripetute giorno dopo giorno fanno male, molto male. Fanno più male delle botte.

OMOFOBIA & SESSUOFOBIA

Si scavano fossati, si inventano presupposti scientifici inestistenti, si appellano ai testi sacri ed alla natura... ma hanno semplicemente paura di capire.
E’ un’attività sempre in voga la caccia al gay, dalle nostre parti, che si arricchisce di bizzarre iniziative e pindariche astrazioni intellettuali per giustificare la messa al bando del "diverso".
"Diverso da chi?" verrebbe da dire ripropronendo il titolo di un ottimo film italiano di qualche tempo fa.
Piace molto agli inquisitori di turno annoverare l’omosessualità tra le malattie umane nello sforzo di accreditare l’atto discriminatorio con il pietismo e con l’accondiscendenza che si rivolgono ad un malato terminale. Vengono poste a margine, o totalmente escluse, le implicazioni affettive: i sentimenti, le passioni, l’amore, la gioia, il dolore, la fedeltà, tutte quelle emozioni che rendono un individuo un essere umano che vive una situazione di coppia.
Tutto il focus si concentra sul sesso, sull’atto sessuale, sull’innaturalezza, così definita, di una pratica che non conduce alla naturale procreazione.
Questo atteggiamento ci fa essere sempre più certi su quale sia il vero motore che anima tutto il processo discriminatorio: la sessuofobia. E’ il sesso così vissuto fuori dai parametri "regolari" che sconvolge certe menti; soprattutto quelle dedite a pensare che regole scritte e formulate millenni or sono, possano essere adatte per tutta l’era dell’umanità. Considerando che il "messaggio" è quanto mai artificioso, costruito politicamente a tavolino (vedi la scelta dei vangeli canonici) e che è stato arricchito nel tempo di elementi estranei (vedi l’infallibilità del pontefice) e che buona parte di questi testi si basano su presupposti storici dubbi (ricalcano pari pari divinità pagane precedenti) e "verità" assolutamente antiscientifiche (immacolate concezioni e via dicendo), forse sarebbe ora di domandarsi seriamente quanto questi "messaggi" siano fonte credibile per giudicare in modo così duro un fenomeno che appartiene al regno animale, ed umano, dalla notte dei tempi.
Veniamo al mondo come maschi o femmine per un "banale" cromosoma. Non lo scegliamo il sesso, ce lo ritroviamo, ci piaccia o meno, e dobbiamo solo sperare che tutto il nostro corpo ed il nostro essere sia conforme alla scelta del cromosoma. E se non è così? Se la "natura madre" ci ha costruito e, forse voluto, diversamente? E che ne è di tutte quelle caratteristiche fondanti della persona umana che esistino oltre al sesso? Le cancelliamo per via di un cromosoma?
C’è un mucchio di gente che ulula al vento aria fritta per difendere 4 cellule che sono "potenzialmente una vita", ma sono sempre 4 cellule, e non ha decenza e riguardi per le persone vere, in carne ed ossa, compiute, adulte, capaci di sentire dolore, tristezza, malinconia per essere colpite ed infangate per qualcosa che non hanno scelto ma che fa parte della loro persona e del loro diritto di essere come sono.
Il gesto peggiore di questi Savonarola di turno è la negazione dell’umanità degli omosessuali in nome dell’amore "divino". Mi è capitato di sentire argomenti che sconfinano nell’assurdo: ma se accettiamo l’omosessualità... che ne è della procreazione?
Sarebbe a dire che, per qualcuno, se accettiamo l’omosessuale come persona... tutti diventiamo omosessuali. Una stravaganza ignorante, tra l’altro, perché ignora la nostra vera identità di noi individui composti da entrambi i soggetti dell’equazione: maschio e femmina. L’identità dei due generi alberga sempre dentro di noi e si può anche manifestare in quello sconfinato mondo, così poetico e fantasioso, che sono le fantasie sessuali. Il mondo della sessualità è una sterminata prateria di immaginazione tipica dell’essere umano. E ciò che ci differenzia dal semplice animale che esegue il coito per puro istinto naturale con il solo obiettivo della riproduzione.
Ma questo è ciò a cui vorrebbero ridurci. Coniglietti (adorabili) che proliferano senza fantasia e per "puro" dovere.
Non è colpa nostra se costoro non sanno apprezzare la gioiosa, naturale, fantasiosa, dialettica del cuore e della mente che attraversa una coppia felice nel vissuto dell’atto sessuale; sia esso etero od omo. La malattia del sesso sta in coloro che ne sono succubi o che piegano ad esso ogni relazione (sia etero che omo), non in chi la vive con lo spirito naturale e quindi "divino" dell’amore. Il "peccato" è un concetto estraneo alla natura, l’ha inventato chi ha deciso che "gli altri" devono essere posti sotto il controllo di una qualche autorità, in genere, guarda caso, la sua.
La "paura" del sesso e di chi lo pratica diversamente da noi è, questa sì, la vera malattia che fornisce presupposti per discriminare, per disprezzare, per incitare all’odio del diverso.
Costoro sono i veri "estranei" alla divinità che alberga nell’umanità profonda degli individui che amano, sempre e comunque, senza concedere ai libri od alle parole di negare l’esistenza dell’altro, qualunque forma, sesso, razza, colore, preferenze sessuali esso abbia.

lunedì 1 novembre 2010

Sonic Reducer!

E ci siamo finalmente! Questo post era già pronto in bozza da due anni, ora ne state leggendo una sua versione remix. Oggi è nato il sito di Sonic Reducer, lo trovate nei miei link sulla destra o comunque a questo indirizzo: www.sonicreducer.it/
In realtà esisteva fino a ieri una precedente versione del sito, che per problemi vari non è mai riuscita a decollare come era stato previsto; ora la situazione è decisamente migliorata e anche se per ora è in fase iniziale, già dai prossimi giorni si dovrebbero vedere tutti i miglioramenti. Il sito ha a che fare col punk in tutte le sue declinazioni e in tutte le forme, dal vinile al cd, posters, fanzines, libri e ogni altro tipo di memorabilia. E' anche un motore di ricerca, ci sarà una sezione dedicata all'arte con autoproduzioni, forse anche una web-radio e l'ambizione è di farlo diventare un punto di riferimento non solo per l'Italia. Al momento è attiva la discografia di tutti i prodotti italiani dal 1977 al 1993, e cominciano ad essere visibili foto di alcune copertine. L'idea nasce dall'incontro di Marco, Roberto e Fritz, appassionati e collezionisti di punk, che decidono di mettere insieme le loro esperienze per questa cosa che potrebbe diventare davvero grossa. Significa anche mettere a disposizione di tutti un patrimonio di reperti e di conoscenze che rientrano nello spirito più puro della condivisione sul web. E mi inorgoglisce che il tutto sia nato a Genova e Savona; la mostra dei Clash dell'anno scorso era stato il primo evento pubblico di Sonic Reducer (ci sarà una replica con nuove cose a febbraio prossimo), ma ce ne saranno altri. Il sito è aperto alle collaborazioni, chiunque ha a disposizione materiale, audio, video, manifesti e quant'altro può farsi vivo e comunque c'è l'intenzione di non fermarsi al passato ma di aprirsi al futuro, per cui chi ha da proporre cose nuove è ben accetto.
A me questo sito sarà utilissimo, perchè il punk l'ho sempre vissuto un pò da lontano, sia all'epoca della sua uscita che in seguito. Mi piaceva la sua idea di energia, di ridiscutere tutto quello che era venuto prima, mentre musicalmente, a parte pochi nomi, mi attirava meno, sono stato più coinvolto dal post-punk o new wave o come volete chiamare quello che è arrivato appena dopo l'esplosione del punk originario. Solo in tempi più recenti ho cominciato ad apprezzare di più anche la musica, sono arrivato alla conclusione che il "one-two-three-four" dei Ramones sia veramente l'essenza dell'urlo primario del rock'n'roll o come vogliamo chiamare quella musica che ci scuote dentro, che ci dà delle vibrazioni positive.
Diciamo che anch'io faccio parte del progetto, collaboro con qualche traduzione qua e là, ma il mio contributo è davvero minuscolo rispetto alla mole di lavoro che hanno fatto Marco, Roberto e Fritz, più il webmaster Vittorio (che ancora non conosco) e li ringrazio per la fiducia che mi hanno accordato. Per me è un piacere e un onore fare questa presentazione perchè se lo meritano e perchè mi auguro che il sito diventi davvero IL sito di riferimento. Long Live Sonic Reducer!