We're lost in music/ Caught in a trap/ No turning back/ We're lost in music (Sister Sledge 1979)
lunedì 28 novembre 2011
martedì 8 novembre 2011
Un genio di nome Ciriaco
Cyriak in inglese, I suppose. Mi diverte assai.
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giovedì 3 novembre 2011
Daranno mai un Nobel per la pace a un fotografo?
Prendetevi 20 minuti di tempo per guardare questo video della premiazione di James Nachtwey, ascoltate le sue parole e guardate le sue fotografie e poi ditemi.
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mercoledì 19 ottobre 2011
Zio Tom
E tanto per far incazzare un pò il buon Tom, io il disco l'ho scaricato!!! Ho letto da qualche parte che si era fatto di tutto per evitare anticipazioni in streaming e quant'altro per tornare ai vecchi tempi quando aspettavamo con la bavetta all'angolo della bocca l'uscita in negozio o la prima trasmissione in radio. Invece è bastato andare nel solito sito e ZAC! A un primo ascolto non mi sembra che ci siano grandi novità, nè che sia il capolavoro annunciato, è un disco di Tom Waits, nè più nè meno. Potrei riprendere il concetto espresso da Joyello nel suo post sull'ultimo di Bjork per dire che ormai anche Tom Waits non è più un artista ma un genere musicale, con le sue regole e i suoi schemi: c'è il pezzo col classico vocione alla Tom Waits, c'è quello pieno di rumori metallici, c'è la ballatona strappalacrime alla Tom Waits ecc.
Naturalmente, essendo un artista di caratura superiore alla media, anche un disco medio è meglio del medio normale...chiaro, no? Spero che non diventi il "disco dell'anno" di troppi critici perchè c'è sicuramente di meglio in giro.
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lunedì 3 ottobre 2011
martedì 27 settembre 2011
Solo voce
Il gospel, una mia passione, nonostante io non abbia un grande sentimento religioso. Questo brano l'ho caricato io sul Tubo, fa parte di una compilation di brani gospel acappella di artisti vari, un lp che avevo trovato vent'anni fa a Londra da Honest Jon's Records in Portobello Road. Enjoy!
domenica 25 settembre 2011
Autunno
Nuovo album per Feist in uscita a inizio ottobre. A un primo ascolto mi sembra molto buono, non ci sono più i pezzi molto pop del precedente come "1 2 3 4" o "My Man, My Moon". Qui è tutto più malinconico, molto autunnale direi. Quindi perfetto per la stagione che sta arrivando.
sabato 17 settembre 2011
IL DISCO DELL'ANNO
L'uomo vive di contraddizioni e io ne sono un esempio lampante. Tempo fa scrissi che non credevo molto alle classifiche di fine anno con tutto quello che comportano (cioè se nel 2011 ascolto un disco del 2010 che mi fa impazzire e non l'ho inserito nella chart 2010, devo rifare tutto?). Quindi posso affermare con ASSOLUTA certezza che ho già trovato il mio disco dell'anno e basta. I Giuda sono un quartetto romano, nato sulle ceneri del gruppo punk Taxi, che ha deciso di cambiare pelle (li avevo visti due anni fa al Liberation Fest e la loro scaletta era ancora un misto di punk e rock'n'roll) e buttarsi a rotta di collo sul glam. Il disco ha un suono decisamente 70's, sono dieci pezzi da cantare in coro, un disco decisamente divertente sul quale è facile tornare anche per la sua brevità, ti viene voglia di risentirlo tutto. In più vorrei segnalare la grafica: la versione vinile è fantastica, a parte il lettering e i colori, l'album sembra già vissuto, con finte pieghette e finti angoli consumati; anche il resto delle foto, con gli improbabili gadgets e finti singoli è eccezionale. Non mi stupirei se il disco andasse bene all'estero anche per questi piccoli tocchi. L'etichetta è la White Zoo, piccola label pugliese che sta facendo cose ottime; segnalo inoltre che sono usciti due singoli su 7 pollici con lati b inediti, uno "Get It Over" sempre per la White Zoo, l'altro "Number 10" per la Surfin' Ki, disponibile in vinile nero, giallo o rosso. Dimenticavo il titolo dell'album che è "Racey Roller".
BONUS: sicuramente uno degli ispiratori dei Giuda.
sabato 3 settembre 2011
This is good
Da venerdì 26 è uscito ufficialmente in Italia "This Is England" dopo cinque anni e credo quattro da quando ha vinto un premio al Festival di Roma. Era già disponibile in rete con sottotitoli in italiano e in molti lo conoscevano già. Il problema poteva essere nel doppiaggio. Tenuto conto che comunque il confronto con l'originale è sempre a sfavore, devo dire che hanno fatto un buon lavoro di adattamento e questo permette a chi non è abituato ai sottotitoli di godersi il film. L'unico appunto è sulla voce di Smell, quella che diventa la ragazza di Shaun, che in originale ha una voce molto nasale, sembra quasi una foca, e qui le hanno dato una voce normale senza alcun riflesso particolare. Per il resto tutto ok, il film ha già superato la prima settimana di programmazione, e spero che riesca a tenere ancora un pò, in casi come questo il passaparola può funzionare. Ricordo ad esempio il caso di "Lantana", che qui a Genova rimase due mesi in prima visione grazie al passaparola. Io consiglio di andarlo a vedere, è un piccolo film ma ricco di calore. Enjoy!
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lunedì 29 agosto 2011
A tutti quelli che...
...portano il colletto della polo tirato su pensando di essere chissà chi...
a me fate venire in mente questo colletto...
a me fate venire in mente questo colletto...
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domenica 24 luglio 2011
TOH! NON E' SUCCESSO NIENTE!
Mi aspettavo di vedere questo titolo sui giornali. Sto parlando naturalmente del decennale del G8 di Genova. Invece tutte le manifestazioni avvenute negli scorsi giorni si sono svolte senza problemi e questo non fa notizia. Dico solo che se dieci anni fa è successo qualcosa è perchè era stato deciso che dovesse succedere qualcosa. In effetti qualcosina è successo ma non fa notizia perchè si tratta di uno sfregio ad un murale, che naturalmente non è classificato come opera d'arte perchè non ha una cornice e non sta in un museo o in una dannata chiesa. Il murale è apparso un mese fa ed era così:
Alla fine della scritta "No Justice No Peace" c'è anche il ritratto di Davide "Dax" Cesare:
Nella notte tra il 19 e il 20 mani ignote hanno deturpato il murale con la faccia di Carlo Giuliani:
Evidentemente quella faccia dà fastidio. Quella faccia fa paura. Ma è ancora lì, nonostante tutto. A futura memoria.
Alla fine della scritta "No Justice No Peace" c'è anche il ritratto di Davide "Dax" Cesare:
Nella notte tra il 19 e il 20 mani ignote hanno deturpato il murale con la faccia di Carlo Giuliani:
Evidentemente quella faccia dà fastidio. Quella faccia fa paura. Ma è ancora lì, nonostante tutto. A futura memoria.
martedì 19 luglio 2011
giovedì 14 luglio 2011
Ripensandoci...
Potrei anche riprovarci. Ma non è facile. Quando ho cominciato il blog avevo l'entusiasmo di fare qualcosa di nuovo, qualcosa lo avevo già provato postando delle recensioni su MySpace. Mi piaceva l'idea di cercare un video, proporre qualcosa che mi piaceva per farla conoscere ad altre persone e scriverci sopra qualcosa di personale. Non che le mie capacità di scrittura siano eccelse, questo l'ho sempre saputo ed è il motivo per cui il mio sogno giovanile di diventare giornalista l'ho accantonato. In più vedere alcuni blog di persone più giovani molto più abili con le parole mi frenava un pò, ma quando ho cominciato mi son detto: "quello che esce non sarà da premio Pulitzer, ma è MIO comunque, è un'espressione del mio essere. Certo Facebook è più semplice, postare video è facilissimo e puoi anche non scriverci niente accanto e mi porta via un sacco di tempo virtuale e reale. Però mi spiace lasciare questo spazio (a differenza di MySpace, ormai diventato una "ghost town"), ad esempio avrei un pò di concerti su cui raccontare qualcosa. Vediamo. Intanto metto un video che non c'entra con tutto quello che ho appena scritto ma avevo voglia di risentire questa canzone. A presto, spero.
venerdì 13 maggio 2011
domenica 24 aprile 2011
Puri di cuore
Strange è il titolo del brano che conclude il secondo album dei The Pains Of Being Pure At Heart "Belong", ed è strano che questo disco mi piaccia. Cioè, non è che mi piace in assoluto, non è un capolavoro nè un gruppo che cambierà le sorti della musica, ma in qualche modo mi fa piacere sentirlo quasi quotidianamente. 10 canzoni di pop chitarroso, con un occhio ai Cure più leggeri ("In Between Days" per intenderci) e allo shoegaze primi anni 90, mentre si è perso quel saporino smithsiano che c'era nel primo disco. Influenze inglesi dunque, ma il quintetto è newyorkese. Un altro brano, suvvia.
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domenica 17 aprile 2011
Foo Are You?
Il nuovo album dei Foo Fighters a me piace molto. Lo so, lo so, non sono un gruppo fondamentale della storia della musica, lo so, venderanno milioni di dischi (se ancora esistono le vendite milionarie), lo so, a volte Dave Grohl fa troppo il buffone. D'altro canto cosa fai una volta che hai venduto milioni di dischi, che ti sei tolto varie soddisfazioni e devi comunque rispettare un contratto discografico? Semplicemente ti diverti e suoni la musica che ti piace di più senza curarti troppo delle conseguenze. E quindi perchè non circondarsi di persone fidate e amici? Butch Vig alla produzione vent'anni dopo "Nevermind", Krist Novoselic in un brano, Bob Mould in un altro, Fee Waybill dei Tubes e il rientro in formazione di Pat Smear (ricordiamo che faceva parte dei Germs, un pezzo di storia del punk), il tutto con un suono più elettrico rispetto alle cose più recenti. Anche le ballatone qui sono quasi assenti. Insomma, non mi cambierà la vita, ma mi dà una bella scarica di energia. Infine pure Lemmy come guest star nel video (i due si erano già incontrati per il progetto Probot), cosa chiedere di più?
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giovedì 7 aprile 2011
Quale delle tre?
Piccolo gioco che propongo anche qui sul blog. Quale delle tre è la vera "Keep On Keeping On"? Quella Communist Soul dei Redskins, quella Northern Soul di Nolan Porter o quella Sweet Soul di Curtis Mayfield? A voi la scelta.
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martedì 29 marzo 2011
Adorabili vecchietti
Dischi abbastanza speculari, tra l'altro, nel senso che i primi 3/4 pezzi sono un pò incerti, poi il flusso musicale prende quota. Ed entrambi sono anche abbastanza variegati. Nulla di trascendentale, ma di buon livello. Bravi, 7+.
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domenica 20 marzo 2011
Questi fantasmi
"Vengo e sto davanti ad ogni porta ma nessuno sente la mia paura
Io busso ma nessuno mi vede, perché sono morta, perché sono morta.
Ho solo sette anni anche se sono morta ad Hiroshima molto tempo fa
Adesso ho sette anni come allora, quando i bambini muoiono non crescono più.
I miei capelli sono stati bruciati dalla fiamma vorticosa, i miei occhi si sono appannati, i miei occhi sono diventati ciechi
E’ arrivata la Morte e ha trasformato le mie ossa in polvere, e questa è stata spazzata via dal vento.
Non ho bisogno di frutta, non ho bisogno di riso, non ho bisogno di dolci, neanche del pane
Non chiedo niente per me perché sono morta, perché sono morta.
Tutto ciò che chiedo è che per la pace combattiate oggi, combattiate oggi
Così che i bambini del mondo possano vivere e crescere e ridere e giocare."
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giovedì 17 marzo 2011
30 anni e non sentirli
Oggi è d'uopo un brano itagliano di trent'anni fa, anche se sembra scritto poche ore fa...
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domenica 13 marzo 2011
Ah, l'amore, questo folle sentimento che...
La Sera, curioso nome in italiano (che immagino debba risultare esotico a un orecchio americano) per il progetto solista di Katy Goodman delle Vivian Girls, delle quali uscirà il nuovo album il mese prossimo (trovate sul Tubo un brano caricato da me). Una canzone romantica accompagnata da un video altrettanto romantico dove tutti cantano in gioia e letizia.
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domenica 6 marzo 2011
Disco Memories
Riascoltando vecchi vinili mi è venuta la voglia di scrivere qualcosa dopo un pò di tempo. Torniamo agli anni 70 e alla discomusic, uno dei miei amori adolescenziali che non si è mai spento con lo scorrere degli anni. E quindi eccoci a uno dei personaggi più autentici di tutta la discomusic, uno che l'ambiente l'ha vissuto non per mero calcolo, come spesso successe a molte stars del soul cadute un pò nel dimenticatoio. Mi piace definirlo "il cantautore disco", D.C. LaRue. Evito i cenni biografici che potete trovare tranquillamente su Wikipedia e vado di ricordi personali. Dopo il grande successo di "Saturday Night Fever", l'etichetta di Donna Summer (e dei Kiss), la Casablanca Records and Filmworks (appunto) nel 1978 decide di produrre un film sulla discomusic "Thank God It's Friday", che ottiene un buon successo, ma nulla in confronto al film con Travolta. In Italia la pellicola esce a settembre, ma già da maggio/giugno era disponibile il disco (triplo!) con la colonna sonora. Tra gli artisti coinvolti anche D.C. LaRue, che dalla voce non si capiva bene se era un uomo o una donna. Il brano "Do You Want The Real Thing" (che troverete più giù nella sua versione estesa) mi incuriosiva, molto sensuale e notturno. Grazie a "Il Monello" che pubblicò una foto, scoprii che era un uomo (coi baffi!), perchè contemporaneamente uscì anche l'album "Confessions", dove però il brano non era compreso, che mi procurai d'importazione. Prodotto da Bob Esty, un tizio che aveva coprodotto "Once Upon A Time" di Donna Summer e "Gettin' The Spirit" di Roberta Kelly, il quale aveva un gusto particolare per arrangiamenti che mi piace definire "lussureggianti", complicati e con grandi cori gospel. Mi è piaciuto subito e così ho cominciato a cercare le scarsissime informazioni che in quell'epoca era difficile ottenere. C'erano due album precedenti, "Ca-the-drals" (da cui il pezzo omonimo qui sopra) e "The Tea Dance", più i vari singoli con versioni diverse dagli album , che ho potuto recuperare solo in epoca adulta aiutato anche dal magico mondo di Ebay. Naturalmente non potevo sapere che D.C. era gay e che "Ca-the-drals" si riferiva al sottobosco degli incontri sessuali a pagamento, o che la discomusic era nata inizialmente come espressione delle minoranze nere e gay. Tra l'altro in autunno D.C. LaRue partecipò con "Let Them Dance" alla Mostra di Musica Leggera di Venezia che quell'anno aveva un sacco di ospiti stranieri disco. Era buffo col suo cappellino da baseball, magrino e saltellante, i ricordi sono un pò vaghi ma ero molto eccitato nel vederlo muoversi su quel palco. Nel 1979 l'album "Forces Of The Night", preceduto dal singolo "Hot Jungle Drums And Voodoo Rhythm" (c'erano altri titoli di canzoni molto lunghi come "I'll Wake Up Screaming In The Middle Of The Night" o "You Can Always Tell A Lady By The Company She Keeps"), inciso sempre con Bob Esty e gli stessi musicisti che suoneranno anche in "Bad Girls" di Donna Summer, ma il successo non arrivò neanche lontanamente ai quei livelli, con mio grande sconcerto. Nel 1980 il vento era già cambiato, la discomusic era in parabola discendente e D.C. esce con "Star, Baby", album che recupera i vecchi musicisti dei primi due dischi e tenta strade nuove contaminandosi con elementi rock, new wave (certe tastiere alla Gary Numan) e pure una cover di "She's About A Mover" del Sir Douglas Quintet. Dopo di che sparisce, abbandonando la musica e tornando a occuparsi di grafica per copertine di dischi e di fotografia. Qualche pezzo inciso qua e là tra i Novanta e gli anni Zero e ancora adesso c'è qualche brano nuovo che devo recuperare. Su Youtube c'è pure un video recente dove il D.C. attuale canta sulla "Ca-the-drals" d'epoca. Il brano che propongo per chiudere è, come dicevo, la versione estesa di "Do You Want The Real Thing". A differenza della maggioranza dei pezzi disco, la versione 12" non era un allungamento di un pezzo di tre minuti, ma una vera canzone di 12 minuti con tutto un suo svolgimento di partenze, strofe , ritornelli, breaks, finti finali e riprese del tema iniziale. Una bella session di musicisti affiatati che si divertono a suonare, con una fantastica linea di basso. Enjoy!
P.S. D.C. non è parente del noto regista porno gay Chi Chi La Rue...
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venerdì 4 febbraio 2011
domenica 9 gennaio 2011
Il re è morto e anche i Decemberists non se la passano troppo bene
Ma sì, cominciamo il 2011 con un disco che sta per uscire e al quale ho dato un primo ascolto. "The King Is Dead" dei Decemberists, che dopo il concept di "The Hazards Of Love" erano attesi al varco. Cosa avrebbero proposto stavolta? Beh, diciamo che giocano di rimessa, con un disco tranquillo e di transizione. Però però...insomma, che abbiano preso il morbo degli Arcade Fire? Li abbiamo persi per sempre pure loro? Intendiamoci, il disco non è brutto, è molto piacevole all'ascolto...ma non mi sembra un disco dei Decemberists. Mi spiego meglio. Mi sembra un disco solista di Colin Melloy con qualche collaboratore che PER CASO suona nei Decemberists. Si potrebbe intitolare "Colin sings Springsteen" o "Colin goes Country" o "Colin's American Dream", ma il resto del gruppo mi sembra sottotono e invisibile. Magari coi prossimi ascolti qualcosa cambia...o magari no. Probabile candidato per "Delusione dell'anno".
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