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mercoledì 19 ottobre 2011

Zio Tom

E tanto per far incazzare un pò il buon Tom, io il disco l'ho scaricato!!! Ho letto da qualche parte che si era fatto di tutto per evitare anticipazioni in streaming e quant'altro per tornare ai vecchi tempi quando aspettavamo con la bavetta all'angolo della bocca l'uscita in negozio o la prima trasmissione in radio. Invece è bastato andare nel solito sito e ZAC! A un primo ascolto non mi sembra che ci siano grandi novità, nè che sia il capolavoro annunciato, è un disco di Tom Waits, nè più nè meno. Potrei riprendere il concetto espresso da Joyello nel suo post sull'ultimo di Bjork per dire che ormai anche Tom Waits non è più un artista ma un genere musicale, con le sue regole e i suoi schemi: c'è il pezzo col classico vocione alla Tom Waits, c'è quello pieno di rumori metallici, c'è la ballatona strappalacrime alla Tom Waits ecc. Naturalmente, essendo un artista di caratura superiore alla media, anche un disco medio è meglio del medio normale...chiaro, no? Spero che non diventi il "disco dell'anno" di troppi critici perchè c'è sicuramente di meglio in giro.

domenica 19 dicembre 2010

Con un pò di vaselina...

THE VASELINES "Sex With An X"

Magari alla fine scelgo loro come disco dell'anno (anche se non credo molto in questa cosa). Con buona pace di Melissa Auf Der Maur e i Killing Joke. Non so molto di loro in realtà, so che avevano fatto un solo album (credo), si erano sciolti vent'anni fa ed erano stati coverizzati dai Nirvana. Devo dire che da quando questo album è entrato in casa mia, prima in mp3 poi in cd, fatico a non sentirlo tutto di seguito. Una collezione di canzoni che ti si appiccicano in testa e non ti mollano più, un pò sixties un pò indie-pop. Retro e attuali nello stesso tempo, ma senza manie di protagonismo. E allora viva i Vaselines, che scivolano lisci come...

venerdì 17 settembre 2010

Arcade Cerino

Insomma, a me 'sto nuovo album degli Arcade Fire non piace per niente. Ho provato a dargli un'altra possibilità l'altro giorno, l'ho riascoltato tutto, ma niente, calma piatta. In una parola: MOSCIO. Così come ho detto al buon Lucien. E mi spiace, perchè gli Arcade Fire mi sono piaciuti subito e "Funeral" è un grande album di esordio. Recuperato anche l'E.P. omonimo che lo precedeva, mi ero convinto di aver trovato una band con un suono nuovo ma con tocchi riferiti al passato (Talking Heads e New Order) e un'impronta originale che faceva ben sperare per il futuro. Grande successo di critica, di pubblico, fans illustri con cui duettare (U2 e David Bowie), logico che il secondo album fosse atteso con trepidazione. "Neon Bible" non tradisce le attese, ma gli manca giusto qualcosa per essere il disco fondamentale che avrebbe dovuto essere. Il successo è di nuovo grande e ormai il nome degli Arcade Fire diventa una nuova pietra di paragone. Arriviamo al 2010 ed ecco uscire "The Suburbs". Io l'ho comprato il giorno dell'uscita e mi sono scelto la copertina tra le 5/6 disponibili. L'avevo scaricato in anteprima pochi giorni prima e il primo ascolto mi aveva lasciato un pò perplesso, ma ho pensato che sarebbe cresciuto coi successivi ascolti. Rien de rien, sembra di sentire cose già ascoltate ma con meno verve e inventiva, e anche il fatto che Regine abbia meno spazio del solito per la sua voce mi ha sorpreso negativamente, tenuto conto che nel frattempo Win Butler è diventato monocorde...cioè palloso. Le critiche sembrano buone, probabile disco dell'anno in competizione coi National di "High Violet" (che non è un capolavoro manco questo, ma almeno è di buon livello)...boh, si vede che non sono più in sintonia coi tempi che corrono. Ma dato che delle classifiche di fine anno non me ne importa più una sega, se questo è il disco dell'anno, POVERI VOI!
Adieu!