lunedì 27 ottobre 2008

No Control?

CONTROL - trailer italiano

Venerdì 24 è stato distribuito ufficialmente in Italia il film di Anton Corbijn "Control" sui Joy Division. Un anno dopo dal resto del mondo. Ma la beffa non è ancora finita: il film per ora è distribuito in poche sale e solo in alcune città, Milano, Roma, Torino, Bologna, Pordenone e Venezia-Mestre. Se andrà bene qui, altre città si aggiungeranno. Ma stiamo scherzando? Un film che ha vinto premi dovunque sia stato presentato e che, a detta di molti, merita di essere visto su grande schermo, e qui in Italia viene considerato un film di terza categoria? Finora io ho evitato di vederlo perchè voglio farmi prendere dalla storia in un cinema vero.
Un anno fa è stato creato un profilo apposito su MySpace, chiamato "Iancurtiswantscontrol" e lo trovate a questo indirizzo:
http://www.myspace.com/iancurtisfilm
Ha SOLO più di 2000 "amici". Anton Corbijn è a conoscenza del sito ed è anche molto arrabbiato per il fatto che il film non sia ancora praticamente visibile in tutta Italia. Ma la cosa che più mi fa incazzare è che Genova è assente nella lista! E sappiamo che Genova è l'involontaria protagonista di due copertine, l'album "Closer" e il singolo "Love Will Tear Us Apart". Ma la Cultura in questa città è nelle mani di chi?

4 commenti:

LaCippo ha detto...

Quando ho visto che usciva in italia mi sono detta un sonoro "finalmente!" poi mi sono resa conto che in realta' nelle sale non c'e' :( e non ho voglia di farmi un'ora di macchina fino a Bologna ma non perche' non ritengo lo meriti, tutt'altro...dovrebbe essere in tutte le citta', altro che tante merdate (scusa il francesismo) che ci sono in giro....
Lo so la frase e' un po' incasinata ma devo ancora cenare...calo di zuccheri?? :)

andrea sessarego ha detto...

la frase è un po incazzinata! ;)
sperem, come dicono dalle tue parti...

Franco Zaio ha detto...

"Ma la Cultura in questa città è nelle mani di chi?": in mano di gente che non sa neanche chi erano o cosa sono significati i Joy Division, nelle mani di gente che in questi casi parla con sufficienza di "sottocultura" o "musica leggera". Nelle mani di cinefili altezzosi e snob. Nelle mani di locali che fanno suonare solo cover band e piano bar. nelle mani di un pubblico che preferisce andare a Torino o Milano e snobba le cose organizzate a Genova. Fattene una ragione :-(

listener-mgneros ha detto...

Non sarei andato a vederlo, il mio rapporto con Curtis è intimo, ma non amo mai i film sui i miei miti musicali. Quanto alla cultura, beh...lasciamo perdere se no poi viene fuori una polemica.