GARBO "Generazione"
Ieri alla Fnac c'è stata un'esibizione di Garbo, accompagnato da due chitarre acustiche. Atmosfera rilassata, scambi di battute coi compari musicali, alternarsi di pezzi antichi ("A Berlino Va Bene", "Vorrei Regnare" e "Il Fiume") e pezzi nuovi, e soprattutto nessuna nostalgia, "gli anni 80 sono stati molto importanti per me, ma quello è un capitolo chiuso". Bravo, guardare avanti, non fermarsi mai. Disponibile a qualche chiacchiera nel dopo-show, artista ma soprattutto persona. Lui e Faust'o sono stati il più serio tentativo di coniugare le istanze post-punk o new wave con la metrica italiana e hanno avuto la fortuna di farlo in un periodo in cui le case discografiche major investivano sui giovani talenti. Garbo continua a incidere musica con la sua etichetta e con tempi lunghi tra un disco e l'altro. Trovarmelo davanti e sentirlo sinceramente preoccupato della tragica situazione dei posti dove suonare a Genova "ma come, Genova è un porto, dovrebbe essere un centro di aggregazione per gente che arriva da posti diversi", mi ha piacevolmente sorpreso.
Grazie Garbo, se riuscirai a suonare qui, non mancherò.
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