domenica 14 novembre 2010

She's Lost Control

GRACE JONES "She's Lost Control"

Era tanto che non sentivo questa versione. Dico subito che l'originale è inarrivabile. Sono anche un fiero oppositore del "certi miti non si toccano". Si possono toccare invece, basta essere un minimo creativi. Rimanendo in ambito Joy Division, preferisco dimenticare la cover di Paul Young di "Love Will Tear Us Apart", che cercava di agganciarsi all'originale fallendo clamorosamente; ok che Paul è un cantante migliore di Ian, ma nessuno canta come Ian (o come Tow Waits, altra voce particolare spesso massacrata nelle cover). Anche Grace Jones non è una grande cantante, ma ha avuto la fortuna di avere dei collaboratori di grande calibro, il produttore Tom Moulton negli anni discomusic, il duo Dunbar/Shakespeare per "Warm Leatherette" e "Private Life", dove è stato anche inventata l'icona Grace Jones, glaciale e futurista, che accontentava sia i vecchi discotecomani che i giovani new wavers. La scelta qui è stata per un classico reggae con toni dub nel finale e Grace che si libera dai panni di icona e si lascia andare senza remore, come dopo il quinto minuto quando urla sguaiatissima. She's lost control, appunto.

2 commenti:

Egon ha detto...

L'età e la droga hanno molto danneggiato le potenzialità canore di Grace Jones che,ahime,non sono certe quelle degli anni 70-80 ma certo non si puo dire che non sia una brava e grande cantante. Al di la di questa certezza, il carattere e l'espressione artistica di questa indiscussa icona può anche permettersi di non patinare e confezionare troppo le intonazioni altrimenti meglio parlare della Pausini ò Giorgia.

andrea sessarego ha detto...

Ai tempi dicevano che in "La Vie En Rose" fosse stonata come una campana. A me non sembrava, certo che se prendevano come paragone la Piaf, qualche PICCOLA differenza c'era...