PAUL COLLINS' BEAT "Don't Wait Up For Me"
Se ne è già parlato da queste parti, di Paul Collins, dei Nerves, dei Beat poi rinominati Paul Collins' Beat per non confonderli coi Beat inglesi ecc. Insomma, venerdì sono andato a Torino per vedere Paul Collins anche per mantenere una promessa...ma di questo ne parlo dopo. Arrivo su al 50% delle mie possibilità, sicuramente avevo un pò di febbre, ma non potevo certo rimanere chiuso in albergo. Il luogo è lo Spazio 211, piccolo locale ma molto carino e con un'atmosfera rilassata; inganno l'attesa facendo qualche foto ai graffiti sui muri del giardino. Ero stato qui 2 anni fa per il mio primo incontro coi palermitani Second Grace, ma questa è un'altra storia. Verso le 11 cominciano i supporters, i milanesi Radio Days, che hanno scelto di dedicarsi al powerpop. Scelta coraggiosa per un genere di nicchia, soprattutto in Italia, però se la cavano bene, nonostante qualche problemino tecnico, soprattutto il batterista e presentatore è una bella macchina da ritmo, eppure in origine era uno dei due chitarristi (vedi la versione ufficiale del video di "Don't Keep Me Waiting"). Eccoli qui in un'esibizione a Fidenza
Giusto il tempo di scendere dallo sgabello dove ero appollaiato e fare un giretto che appena prima di mezzanotte sale sul palco Paul Collins con questa nuova versione dei Beat. Si parte con "Hanging On The Telephone" e da lì praticamente non ci si ferma mai. Ok, la voce non è più quella di una volta e neanche il fisico, però la carica di energia e di puro spirito rock'n'roll resta presente fino alla fine. Avercelo lì a 10 centimetri e sentire l'energia sprigionata che mi contagiava, mi ha permesso di dimenticarmi della febbre e cominciare a saltare (più o meno) e cantare i coretti. Praticamente è stato proposto tutto il primo album dei Beat, da "Rock'n'Roll Girl" a "Workaday World" da "I Don't Fit In" a "Working Too Hard" già nel repertorio dei Nerves, da "Walking Out On Love" a "Look But Don't Touch" dove Paul fa salire sul palco due ragazze a ballare. Più "The Kids Are The Same" e canzoni più nuove in una girandola di emozioni continue. Per il primo bis un imbecille continuava ad urlare "When You Find Out"(dei Nerves) e Paul ha detto: "non so perchè ma me la chiedono tutte le sere" e ne ha fatto una versione solo chitarra e batteria molto bella. Naturalmente l'imbecille ero io ed ero molto felice ;)
E dopo il concerto spazio anche per qualche chiacchiera, oltre a procurarmi roba e autografi, e qui torno alla promessa iniziale. Infatti a gennaio avevo vinto su Ebay proprio da lui un vinile dei Nerves autografato, solo che poi a febbraio ho avuto l'incidente, quindi ho dovuto scrivergli dall'ospedale e non avendo il vocabolario sotto mano mi sono anche inventato un paio di termini, e lui era stato molto gentile e mi chiedeva cose sull'Italia che lui adora. E lì gli avevo promesso che se tornava dalle nostre parti sarei andato con o senza stampelle, e così è stato. Infatti si ricordava di me e mi ha chiesto come andava e così via. Ancora una volta ho avuto la dimostrazione che personaggi del genere che potrebbero anche fregarsene di te vista la loro carriera (anche se la sua non ha mai raggiunto il grande successo che meritava), sono persone semplici e per nulla montate. Infatti gli ho chiesto "ma cos'è che ti spinge ancora a fare queste cose" e lui "é l'amore per la musica, that's all". Belle positive vibrazioni, se vi capita a tiro non potete perderlo. Inoltre mi ha fatto piacere vedere tante facce giovani, segno che la musica "semplice" ha un linguaggio universale che tocca i cuori con poco, basta una batteria, due chitarre e un basso e dei ritornelli mozzafiato per essere felici.
We're lost in music/ Caught in a trap/ No turning back/ We're lost in music (Sister Sledge 1979)
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domenica 4 ottobre 2009
venerdì 28 agosto 2009
The kids just wanna dance
FAST CARS "The Kids Just Wanna Dance"
Basterebbe solo il titolo, in effetti. Mia recentissima scoperta, zappettando qua e là su YouTube. A quanto pare questo è uno dei singoli più rari del punk...se vogliamo definirlo punk. O powerpop. O semplicemente rock'n'roll. E' un peccato perchè è una canzone potente e orecchiabile, insomma perfetta, avrebbe dovuto essere una Numero Uno. Il gruppo è ancora in attività, grazie soprattutto ai giapponesi che li hanno fatti diventare mitici e hanno ristampato il singolo così com'era (anche la nostrana Rave Up ha stampato un EP con altre tre canzoni) e quindi fanno tours un pò dovunque. Cult! E visto che il caldo prosegue, CANZONE DELL'ESTATE!
Basterebbe solo il titolo, in effetti. Mia recentissima scoperta, zappettando qua e là su YouTube. A quanto pare questo è uno dei singoli più rari del punk...se vogliamo definirlo punk. O powerpop. O semplicemente rock'n'roll. E' un peccato perchè è una canzone potente e orecchiabile, insomma perfetta, avrebbe dovuto essere una Numero Uno. Il gruppo è ancora in attività, grazie soprattutto ai giapponesi che li hanno fatti diventare mitici e hanno ristampato il singolo così com'era (anche la nostrana Rave Up ha stampato un EP con altre tre canzoni) e quindi fanno tours un pò dovunque. Cult! E visto che il caldo prosegue, CANZONE DELL'ESTATE!
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giovedì 13 agosto 2009
Canzoni a brettio
traduzione: canzoni a casaccio.
THE SPEEDIES "Let Me Take Your Photo"
THE SMIRKS "Angry With Myself"
THE PHOTOS "Do You Have Fun" live
THE SPEEDIES "Let Me Take Your Photo"
THE SMIRKS "Angry With Myself"
THE PHOTOS "Do You Have Fun" live
lunedì 6 luglio 2009
Un disco per ecc. ecc.
THE PRESIDENTS OF THE USA "Lump"
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venerdì 1 maggio 2009
Ora zero
THE ZEROS "Don't Push Me Around/Wimp" + intervista
Nel corso della mia (ri)scoperta alle radici del punk, guidato dalle dritte del mentore Fritz e da qualche intuizione autonoma (e chiunque voglia consigliare è molto ben accetto!), mi sono imbattuto negli Zeros, che forse sono più powerpop che punk. Questo filmato è molto interessante, nonostante la bassa qualità, perchè ci fa vedere un'esibizione (playback, ma non sottilizziamo) in un'emittente privata di San Diego, loro città natale, con un sapore molto lo-fi che ricorda le nostre vecchie tv private. Gli Zeros sono stati definiti "i Ramones messicani" perchè sono tutti di origine ispanica, il secondo chitarrista Robert si farà conoscere nei primi anni 80 come El Vez proponendo canzoni in stile Elvis Presley incrociate con uno stile messicano. Tra l'altro nell'intervista finale viene fuori che è stato il padre di Robert a creare la (minimale) scenografia di fondo. Alla domanda su una definizione di punk rock il cantante e chitarrista Javier Escovedo (parente di Alejandro?) tenta di trovare una risposta in "musica suonata da gente giovane con un'attitudine più giovane rispetto alle rockstars trentenni" (probabilmente viste come MOOOLTO vecchie!). I due pezzi sono quelli del primo singolo e qui si dice che avevano già esaurito la prima stampa di 2000 copie e ne avrebbero stampate altre. A me piacciono, penso di procurarmi presto il cd antologico.
Nel corso della mia (ri)scoperta alle radici del punk, guidato dalle dritte del mentore Fritz e da qualche intuizione autonoma (e chiunque voglia consigliare è molto ben accetto!), mi sono imbattuto negli Zeros, che forse sono più powerpop che punk. Questo filmato è molto interessante, nonostante la bassa qualità, perchè ci fa vedere un'esibizione (playback, ma non sottilizziamo) in un'emittente privata di San Diego, loro città natale, con un sapore molto lo-fi che ricorda le nostre vecchie tv private. Gli Zeros sono stati definiti "i Ramones messicani" perchè sono tutti di origine ispanica, il secondo chitarrista Robert si farà conoscere nei primi anni 80 come El Vez proponendo canzoni in stile Elvis Presley incrociate con uno stile messicano. Tra l'altro nell'intervista finale viene fuori che è stato il padre di Robert a creare la (minimale) scenografia di fondo. Alla domanda su una definizione di punk rock il cantante e chitarrista Javier Escovedo (parente di Alejandro?) tenta di trovare una risposta in "musica suonata da gente giovane con un'attitudine più giovane rispetto alle rockstars trentenni" (probabilmente viste come MOOOLTO vecchie!). I due pezzi sono quelli del primo singolo e qui si dice che avevano già esaurito la prima stampa di 2000 copie e ne avrebbero stampate altre. A me piacciono, penso di procurarmi presto il cd antologico.
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