domenica 25 gennaio 2009

Saluti da Milano

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Forse avrete letto sui giornali o visto in tv che a Milano giovedì è stato sgomberato con la forza (pubblica) il centro sociale Cox 18. Indovinate chi doveva andare sabato a vedere un concerto lì? Esatto, il sottoscritto per rivedere gli amici palermitani Waines che presentavano il nuovo disco. Beh, ormai avevo l'albergo già prenotato e non sprenotabile e quindi ho deciso di andare su lo stesso a fare un giro. Ieri comunque l'atmosfera era tesa perchè c'era un corteo di manifestazione a sostegno; in tutta la zona in diversi angoli truppe di poliziotti e carabinieri in assetto di guerra coi simpatici scudi trasparenti copiati dai fumetti da Judge Dredd di trent'anni fa. Era veramente tranquillizzante dover passare attraverso questi schieramenti, ho visto persone anziane e bambini piuttosto turbati dalla situazione. Volevo fare un paio di foto alla facciata del centro, ma era impossibile. Ho dovuto aspettare stamattina, quando tutto era placido (tra l'altro Milano di domenica mattina è fantastica da girare a piedi), c'era solo una simpatica camionetta dei carabinieri a presidiare l'entrata, che mi ha impedito quindi di prendere una visione globale del dipinto di Blu che la orna. Blu è un artista italiano ormai di fama internazionale, recentemente ha dipinto le facciate della Tate Gallery di Londra, che potete trovare a questo indirizzo: http://www.blublu.org/. Ha dipinto anche una parte del Buridda qui a Genova e pensare questo suo lavoro di Milano (ma probabilmente anche quello di Genova) scompariranno nel nulla mi fa stare male. E in generale la chiusura di uno spazio come era il Cox 18 mi sembra un brutto segnale sullo stato della cultura in Italia. Sì, penso che posti del genere creino cultura, non sarà la Cultura con la C maiuscola, ma è comunque cultura che parte dal basso. Vediamo che succede nei prossimi giorni.
E i Waines? Ci saranno altre occasioni per incontrarsi. Intanto eccoli qua con la loro "Tic Toc Woman". Enjoy!

3 commenti:

leorso ha detto...

naziworld

Anonimo ha detto...

Penso che sara' un periodo duro per realta' antagoniste che mediante la creazione di centri sociali riesce a essere punto di riferimento per molti giovani e non solo .
Al loro interno ci sono concerti , dibattiti , iniziative per i quartieri di appartenenza e penso che possa definirsi Cultura ( anche con la C maiuscola ) .
Certo , in taluni casi ci possone essere problematiche legate alla convivenza con i cittadini che vi abitano vicino , ma sono casi sporadici e nella maggioranza dei casi sono gli stessi cittadini ad auspicare il loro potenziamento .
La chiusura dei centri sociali non e' d'aiuto ai giovani che non intendono giocare alla play station per 10 ore continuative o guardare stupidi programmi televisivi che mostrano spaccati di vita e personaggi che non gli appartengono .
Sono d'accordo con te , l'arte di strada non e' capita , apprezzata e valorizzata .
Da molti anni fotografo i muri della mia città nel disperato tentativo di creare una memoria storica dei disegni , delle scritte , delle tag , che per me rappresentano il respiro , il desiderio , le aspirazioni , l'arte , la rabbia di una generazione .
Il futuro mi dara' ragione .
best.
fritz

andrea sessarego ha detto...

A tutti e due, anche se penso che non ce ne sia bisogno, l'unica canzone possibile è "Resistance" dei Sound.