giovedì 13 novembre 2008

Scusa!


Mi ricordo quando uscì "Animal House" al cinema nel 79. Con alcuni compagni di scuola dovevamo andare a vedere un altro film, che ora non ricordo, e non so perchè io e Antonio abbiamo cambiato idea e siamo andati a vedere questo. Beh, fu uno shock, come una palla di cannone in pieno petto! Questo film era veramente al di fuori delle nostre aspettative (per noi che frequentavamo una scuola di preti) e da allora sono rimasto preso al laccio da quest'uomo di origini albanesi che sapeva farti ridere anche solo alzando un sopracciglio. In questo film John Belushi non parla molto, ma il suo impatto sul pubblico è stato fortissimo lo stesso, credo che tutti si ricordino del personaggio di Bluto. Questa breve scena è memorabile per diversi motivi: innanzitutto si svolge durante il toga party, che era stato invocato proprio da lui (inutile dire che quell'estate ci fu un toga party sull'appennino emiliano dove andavo in vacanza). Poi le occhiate e le smorfie di John sono impagabili e la scena a me fa molto ridere soprattutto per la battuta finale, quel "Scusa!" che calza a pennello. Una curiosità: era previsto che la chitarra, preparata alla bisogna, si spaccasse al primo colpo. Invece che interrompere la scena, John Landis lasciò andare il rullo e Belushi con un paio di altri colpi riuscì nell'intento, praticamente quello che vediamo sullo schermo è una scena sbagliata. Un'altra curiosità è il testo della canzone fintamente romantica: "Ho dato al mio amore una ciliegia che non aveva nocciolo/Ho dato al mio amore una gallina che non aveva ossa/Ho dato al mio amore una storia che non aveva fine/Ho dato....CRASH! BOOM! BANG!

6 commenti:

leorso ha detto...

Quanta poesia...

andrea sessarego ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
andrea sessarego ha detto...

dicevo...fa un pò invidia il poeta folk, eh? ti autorizzo a usare la citazione nel tuo blog, vedrai anche lì donne trasognate in trance...

LaCippo ha detto...

questo film e' bellissimo dalla prima scena all'ultima, per non parlare della colonna sonora...
ma in che zona dell'appennino emiliano te ne andavi in vacanza?

andrea sessarego ha detto...

Busana. E ho scoperto che Larvotto è di Collagna. Piccolo il mondo, eh?

LaCippo ha detto...

me ne accorgo ogni giorno di piu'...
:)