Non della sponda naziskin, ma nazionalisti decadenti destroidi mi sembra palese. Fanno giusto gli intellettuali ma. Di recente ho bazzicato un po' da quelle parti...Guarda Nazirock, è on line.
"Nazirock" l'ho visto, ma non capisco il collegamento coi Laibach. Mi avevano incuriosito le loro covers, tipo quella di "Life is Life" degli Opus, una delle canzoni più di merda della storia del pop da classifica, che nella loro versione va "al di là del bene e del male"
lo trovo divertente e mi sembra che chi gestisce il blog non stia sull'altra sponda quindi mi va bene, ma la sponde (entrambe) poi sono di lago, fiume o fogna?
Ho seguito le produzioni del gruppo per un po' di tempo . Talvolta ho avuto la sensazione che mischiassero diligentemente quella sana provocazione nata con il punk per nascondere le loro reali intenzioni . Per questo sono (a mio parere) da prendere " con le molle " . Parlando del brano proposto da Andrea e' una inascoltabile versione dell'inno nazionale italiano che potrebbe essere realmente rappresentativo dell'attuale sfacelo della nostra classe politica .
Nota : la scelta dell'inno nazionale come quello di indicare il tricolare non e' necessariamente sintomatico di fascismo . Sono i fascisti che si sono impossessati della bandiera di tutti gli italiani usandola come se fosse rappresentativa solo della loro ideologia .
Sono d'accordo sulla nota. Il pezzo lo trovo carino, ma non fondamentale. Per me inascoltabile era la versione reggae "dissacrante" (così si diceva trent'anni fa) di Roberto Ferri. Il pezzo fa parte di un album dove i Laibach rifanno gli inni nazionali di diversi stati, tra cui anche il Vaticano. Se poi l'operazione è solo un divertissement o un'esaltazione del nazionalismo, non so dire; considerando che la popolarità del gruppo mi pare molto calata, non mi preoccuperei troppo.
13 commenti:
be' grazie
prego!
Già che c'eri posta i Peggiore Amico, o i Gesta Bellica :-(
Pessimi.
Oh mio DDDio!
Non credo che i Laibach siano di quella sponda, Franco, ma potrei sbagliarmi...
aaaaaaagggggghhhhhhh
Non della sponda naziskin, ma nazionalisti decadenti destroidi mi sembra palese. Fanno giusto gli intellettuali ma. Di recente ho bazzicato un po' da quelle parti...Guarda Nazirock, è on line.
La cosa interessante da notare è che mi sembra non si capisca se sono ironici o no, se cioè sia vero nazionalismo o presa in giro del nazionalismo.
"Nazirock" l'ho visto, ma non capisco il collegamento coi Laibach. Mi avevano incuriosito le loro covers, tipo quella di "Life is Life" degli Opus, una delle canzoni più di merda della storia del pop da classifica, che nella loro versione va "al di là del bene e del male"
lo trovo divertente e mi sembra che chi gestisce il blog non stia sull'altra sponda quindi mi va bene, ma la sponde (entrambe) poi sono di lago, fiume o fogna?
sponde di biliardo! ;)
Ho seguito le produzioni del gruppo per un po' di tempo .
Talvolta ho avuto la sensazione che mischiassero diligentemente quella sana provocazione nata con il punk per nascondere le loro reali intenzioni .
Per questo sono (a mio parere) da prendere " con le molle " .
Parlando del brano proposto da Andrea e' una inascoltabile versione dell'inno nazionale italiano che potrebbe essere realmente rappresentativo dell'attuale sfacelo della nostra classe politica .
Nota : la scelta dell'inno nazionale come quello di indicare il tricolare non e' necessariamente sintomatico di fascismo .
Sono i fascisti che si sono impossessati della bandiera di tutti gli italiani usandola come se fosse rappresentativa solo della loro ideologia .
best
fritz
Sono d'accordo sulla nota. Il pezzo lo trovo carino, ma non fondamentale. Per me inascoltabile era la versione reggae "dissacrante" (così si diceva trent'anni fa) di Roberto Ferri. Il pezzo fa parte di un album dove i Laibach rifanno gli inni nazionali di diversi stati, tra cui anche il Vaticano. Se poi l'operazione è solo un divertissement o un'esaltazione del nazionalismo, non so dire; considerando che la popolarità del gruppo mi pare molto calata, non mi preoccuperei troppo.
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