BILLY MACKENZIE "Wild Is The Wind" (live on tv)
Un post a ruota libera, senza andare a cercare dati certi, ma basandomi sulla memoria e quindi imperfetto. Billy Mackenzie, un personaggio di culto che avrebbe meritato di più in ogni senso, anche dalla vita. In duo con Alan Rankine forma gli Associates sul finire dei '70. Un primo album nell'80 "The Affectionate Punch", che ottiene un buon riscontro dalla critica, poi una serie di singoli per tutto l'81 che vengono ricompilati in "Fourth Drawer Down" e dove la formula electropop un pò oscuro + la voce bowiana e sopra le righe di Billy, prende una forma più precisa rispetto al primo disco. Nel 1982 il botto: preceduto dal singolo "Party Fears Two" che vende bene, esce "Sulk", che pur nella marea di dui electropop presenti sul mercato (Soft Cell, Yazoo, Blancmange, Eyeless In Gaza, Vicious Pink Phenomena ecc.) trova il suo spazio. Un suono molto denso e un pò compresso avvolge tutto il disco, che dopo un frizzante strumentale "Arrogance Gave Him Up" si frastaglia tra una drammatica "No", una sghemba "Bapdelabap", una cover di "Gloomy Sunday" canzone maledetta degli anni 30 che spinse diverse persone al suicidio per la sua tristezza e ripresa nel tempo da più persone (Billie Holliday, tanto per fare un nome), ma che è forse il momento più pop di tutto il disco; poi la follia di "Nude Spoons", la perfezione di "Skipping" (avrebbe potuto essere un singolo), la discreta "It's Better This Way", i due singoli "Party Fears Two" e "Club Country" (altro buon successo in classifica) e per finire un altro strumentale, dimenticabile e dal titolo lunghissimo. Stavolta la formazione si allarga fino a creare un vero e proprio gruppo che comprende anche Michael Dempsey al basso, appena uscito dai Cure, e Martha Ladly, voce e tastiere, proveniente da Martha & The Muffins. Giova dire che nonostante la confezione (quasi) pop dei brani, i testi di Billy sono piuttosto strani e non ovvi; certo che la frase "The alcohol loves you while turning you blue" (L'alcool ti ama mentre ti rende triste) da "Party Fears Two" è decisamente autobiografica e ciò comporterà i primi problemi di stabilità. Infatti, dopo un altro singolo con una cover di "Love Hangover" di Diana Ross e la ripubblicazione di "The Affectionate Punch" con diverso mixaggio e copertina nuova per sfruttare il buon successo di vendite, Billy e Alan si separano. Alan Rankine comincerà una carriera solista soprattutto nel campo delle colonne sonore, mentre Billy si tiene il nome Associates e registra un nuovo disco. Ma la sfortuna comincia a presentare il conto: il disco è già finito e comprende anche un prezioso duetto con Annie Lennox, ma un incendio nello studio di registrazione distrugge i nastri. Billy non si perde d'animo (è pur sempre un tosto scozzese) e decide di ri-registrare il disco senza cambiare una virgola; non è però possibile replicare il duetto con Annie e quindi sarà la corista Eddi Reader, futura cantante dei Fairground Attraction, a cantare in "The Best Of You". L'album è un pò come il suo titolo, "Perhaps"(Forse), a metà strada fra canzoni più tradizionali come "Those First Impressions" e "Waiting For The Loveboat" e stranezze come "Schampout" e "Helicopter Helicopter". Un'unica grande canzone, la ballata "Breakfast", che però non raccoglie posizioni in classifica. A poco a poco l'interesse per gli Associates scema, Billy collabora con la B.E.F. nei due volumi di "Music of Quality And Distinction" e con gli Yello; riceve anche un omaggio dagli Smiths, in quanto il William di "William It Was Really Nothing" era lui. Cerca di proseguire una carriera solista, ma i problemi di alcool gli impediscono di seguire una linea certa. Negli anni 90 si trova a collaborare con Paul Haig, altro scozzese ex dei Josef K, ma nel 1997 dopo aver concluso le registrazioni dell'album "Beyond The Sun" Billy viene trovato morto in casa della madre per overdose di antidepressivi. Un'annata disgraziata che vede anche la strana e assurda morte di Jeff Buckley. Billy, come Jeff, e come anche Adrian Borland dei Sound, era un personaggio dotato di una sensibilità spiccata che probabilmente cozzava contro un mondo, non solo quello musicale, spesso spietato e con meccanismi stritolanti per chi non ha i mezzi giusti per difendersi. Mi piace ricordare il suo sorriso luminoso che faceva stringere i suoi occhi neri e naturalmente la sua voce che, come nel video sopra, riusciva anche a battere quella del maestro Bowie sul suo stesso campo, dato che "Wild Is The Wind", canzone tratta dalla colonna sonora del film omonimo (credo degli anni '50) era stata incisa anche da David. Concludo con la canzone che chiudeva "Beyond The Sun", uscito postumo, e ultima canzone incisa da Billy. Vi chiedo se possibile di ascoltarla in cuffia e a luci soffuse, prendendo il tempo necessario. E capirete il titolo di questo post.
BILLIE MACKENZIE "Nocturne VII"
3 commenti:
lo conoscevo molto poco sono onesto ma da quel che sento avrei dovuto conoscerlo molto di più.....
Non lo conoscevo, grazie per la tua proposta.
Grazie, che bello ricordare gli Associates. Ebbi la fortuna di vederli dal vivo quando fecero da supporto a The Cure nel tour di THE TOP (milano teatro tenda-lampugnano, credo nel 1983). Folgoranti.
Avevo già consumato SULK e a quel concerto imparai quanto fosse bravo Billy anche dal vivo.
Qualche anno più tardi vidi "Brakfast" su RaiTre, in una di quelle riproposizioni che facevano di (credo) top of the pops. Billy in primo piano e dietro un quartetto d'archi. Tutto dal vivo.
L'indomani corsi a comperare quel disco (il singolo 12 pollici, non l'album) che rimase sul giradischi per settimane intere.
Mi piaceva sentirlo nei dischi degli Yello, bello vigoroso e pimpante e dopo la notizia della sua morte, rimisi a suonare Breakfast a ripetizione. Ero molto triste, se n'era andato uno davvero bavo.
Grazie per averlo ricordato
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