We're lost in music/ Caught in a trap/ No turning back/ We're lost in music (Sister Sledge 1979)
giovedì 18 ottobre 2012
mercoledì 11 luglio 2012
Nuove ossessioni
Da quando l'amico Fritz ha proposto questo pezzo su Facebook qualche tempo fa, è diventato una delle mie ossessioni musicali. Il gruppo, proveniente da Manchester, ha inciso solo due singoli nel 1981 e 1982. Il primo comprende tre brani, tra cui questo, e il secondo due. Esiste un cd ricompilatorio, uscito in anni più recenti, con anche Peel Sessions e palle varie che mi procurerò quanto prima. Questo pezzo secondo me è una vera bomba, con queste chitarre psichedeliche e una bella linea di basso e poi il finale in crescendo. Anche gli altri due pezzi del singolo sono interessanti e completamente diversi da questo; insomma, mi sembra che fosse un gruppo dalle grandi potenzialità, ma che forse non ha avuto i giusti appoggi e quella buona dose di fortuna che meritavano. ENJOY!
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mercoledì 4 luglio 2012
Istinto di sopravvivenza
Stamattina stavo buttando via la spazzatura e me lo trovo lì per terra accanto al cassonetto con le braccia verso l'alto. Ci metto 5 secondi di "lo prendo? non lo prendo? lo prendo!", era un pò malconcio, con un sacco di scotch intorno alla panza. Chissà quante ne aveva passate insieme al suo padrone, il quale aveva tentato di salvargli la testa con questa spessa fasciatura di nastro adesivo. Il fatto che fosse scampato al triste destino del cassonetto prima e della discarica poi, me lo ha reso subito simpatico, questo era un bel tipo che aveva ancora molto spirito vitale in sè. Con calma lo ripulirò e vedo di aggiustargli la testa. E poi assomiglia troppo a John Goodman nel "Grande Lebowski", no, non potevo proprio lasciarlo lì!
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martedì 19 giugno 2012
Come on, baby don't you wanna go?
Domani e dopodomani tutti al cinema per rivedere o vedere per la prima volta "The Blues Brothers"! In edizione rimasterizzata o quello che è, ma credo che sia davvero un'occasione imperdibile, anche se il film è talmente noto e amato, passato tante volte in tv, visto e rivisto su vhs, dvd o in streaming. Ha senso vederlo su grande schermo perchè era nato per quella destinazione. Il progetto Blues Brothers nasce all'interno dello show cult "Saturday Night Live" come uno dei tanti sketch dei multiformi attori partecipanti, in questo caso i due John Belushi e Dan Aykroyd, ma è un pò riduttivo chiamarlo sketch, in quanto era un momento musicale di grande classe, grazie alla scelta dei musicisti coinvolti, in pratica il gruppo di Booker T & The MG's, più altri turnisti famosi del giro Atlantic Records. Il progetto funziona talmente bene che sfocia presto in un album "A Briefcase Full Of Blues", che in America vende alla grande.
Nel frattempo John Belushi conosce il grande successo con "Animal House" e John Landis decide che i Blues Brothers meritano di uscire dal televisore e finire al cinema. Ma non con un filmetto qualsiasi, bensì "facciamo una cosa alla Spielberg!" Ecco quindi che lo spiegamento di forze diventa faraonico, dal cinemascope agli inseguimenti in macchina che fanno impallidire quelli di "Questo pazzo, pazzo, pazzo mondo" (uno dei riferimenti di base), i tanti attori e caratteristi impiegati. Ma soprattutto la musica e gli artisti. Si toccano anche altri generi, il gospel per esempio con James Brown e Chaka Khan, il blues vero e proprio con John Lee Hooker nel mercato che suona "Boom Boom" (non compreso nel disco della colonna sonora), il country di "Rawhide" o anche di sfuggita la musica lounge, quando i due fratelli trovano buona parte della band impegnata in una rilettura della nostrana "Quando Quando Quando". C'è anche uno dei rari casi in cui la rilettura di un proprio brano è migliore dell'originale, mi riferisco ad Aretha Franklin, la "Think" del film è decisamente meglio della prima versione.
E' un film che parla della sopravvivenza. Bisogna far sopravvivere l'orfanotrofio in cui i due fratelli Blues sono cresciuti, per cui si decide di rimettere su "la banda" per un concerto benefit. Ma è anche la sopravvivenza di un genere musicale, il rhythm'n'blues, che in quegli anni era diventato desueto, complice l'ascesa della discomusic. Per cui la storia gira intorno al momento del concerto che diventa il punto focale del film e l'entusiasmo del pubblico, dapprima poco convinto, si trasmette alla platea, in quell'istante noi diventiamo quel pubblico e i Blues Brothers suonano per noi. Spero infatti che il restauro ci restituisca la magia di quel momento al meglio. Ci sarebbero tante cose da dire e tanti pezzetti di film da commentare, ognuno ha il suo preferito, un pò come per "Frankenstein Junior", ma adesso non dico nulla e aspetto di rivedermi il film come se fosse una nuova "prima volta". Non mancate all'appuntamento!
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domenica 27 maggio 2012
giovedì 17 maggio 2012
Parole che pesano
La faccio semplice. L'omofobia è quell'insieme di battutine, insulti, minacce o peggio che colpiscono principalmente gli omosessuali di sesso maschile. E' una mancanza di rispetto, è considerare l'omosessuale non come una persona, ma come un bersaglio, un essere inferiore che non merita di stare sulla stessa terra. Rimanendo agli insulti, questi colpiscono come un pugile che ti lavora ai fianchi. Primo insulto PUM! sopporti. Secondo insulto PUM! sopporti ancora. Terzo insulto PUM! comincia a mancarti il fiato. E poi ancora PUM! PUM! PUM! alla fine o riesci a contrattaccare oppure soccombi. Le parole fanno male. Fanno male più delle botte.
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