mercoledì 21 aprile 2010

Tour De Force

E dunque. Venerdì mattina ho preso il treno alle 6,15 in direzione Reggio Emilia, motivo una serata allnighter a base di Northern Soul e Skinhead Reggae, a cura tra gli altri di Paco e Daniela, di cui vi avevo già parlato qui. Ma non solo, in quanto era l'occasione per incontrare due miei contatti virtuali che passano spesso di qui, Elisa e il Larvotto. Diciamo che il giovedì aveva portato due imprevisti, uno che riguarda un mio familiare e uno che riguardava proprio Elisa, che non sarebbe stata disponibile per il pranzo (del tutto giustificata e non sto a spiegare il motivo). Così ho fatto un giro in centro, mangiato qualcosa, altro giro e poi sono tornato in albergo a riposare un'oretta. Poi mi chiama il Larvotto, che non si sapeva fino all'ultimo se sarebbe stato presente, annunciando l'arrivo suo e di Elisa dopo due ore. E così quando me li sono trovati davanti "dal vivo" dopo quasi tre anni di conoscenza virtuale, è stata una sensazione stranissima, ma bella. Ci siamo diretti verso lo Shannon Pub, luogo dove era previsto l'aperitivo e lungo la strada ci siamo fermati davanti a questo cartello, con i clacson delle macchine che ci salutavano:

Al pub ho ritrovato Paco, Daniela e qualche altra faccia vista a Genova, ma mi sono dedicato principalmente a parlare (e mangiare e bere) con i miei due amici non-più-virtuali, mentre c'era la partita dell'Inter a dominare il sottofondo. Il tempo è passato in fretta e le risate sono state molte, poi è stata l'ora di andare verso il luogo della serata a cui però i due non avrebbero partecipato, causa lavoro del giorno seguente. Così ci siamo salutati e io mi sono ritrovato solo in mezzo ai temibili skinheads...ed è andato tutto bene, anzi meglio dell'altra volta! All'inizio mi sono tenuto un pò in disparte in osservazione, ma poi non potevo resistere, DOVEVO ballare quella musica! Si sono alternati in quattro ai dischi tutti rigorosamente in vinile 7 pollici, oltre ai due conosciuti anche Leonardo di Vicenza e Marco mod di Grosseto. E praticamente non mi sono fermato un attimo, le uniche soste erano per dirigersi a prendere una birra o per andare in bagno, insomma ho testato la tenuta delle mie gambe e sono andato alla grande! Il pubblico presente, non numeroso ma molto partecipe, si è scatenato soprattutto coi pezzi ska e reggae, ma anche il Northern Soul è stato molto apprezzato, io ad esempio ho scoperto questo pezzo fantastico che non conoscevo:
THE DELLS "There Is"

Alla fine il potere della Musica è contagioso e così anche chi non era proprio un ballerino coi fiocchi, si è cimentato nelle danze con impegno e tanta gioia! Verso le 3 la musica è finita, ma non le chiacchiere che si sono prolungate fino alle 5, poi è stato il momento di tornare alla base. Il buon Riccardo, che era venuto anche a Genova, ha fatto da autista a me e a un altro ragazzo (ho scoperto poi su Facebook che ha solo 17 anni!) che abitava molto fuori zona. L'idea mia originaria era di prendere il treno alle 7 per tornare a Genova per il Record Store Day, solo che a un certo punto mi sono reso conto che non ce l'avremmo mai fatta e quindi ho detto a Riccardo di non preoccuparsi, avevo un altro treno più tardi; lui ci ha provato lo stesso e lo ringrazio comunque, perchè ce l'ha messa tutta senza correre rischi, davvero un bravo ragazzo. E così sono entrato in albergo, ho dormito un'altra oretta, poi mi sono preparato per il ritorno, anche se il treno non era diretto, ho dovuto cambiare a Milano. Il Record Store Day, sempre presso Disco Club, quest'anno è stato in tono un pò minore, si dovevano esibire tre gruppi poi ridotti a due e anche lo spazio per l'esibizione è praticamente scomparso; gli En Roco, già presenti l'anno scorso (che ho praticamente evitato) e gli Electric Fried Chicken hanno performato sul marciapiede davanti al negozio totalmente in acustico senza amplificazione. Gli Electric sono normalmente un quartetto dedito a un garage-blues di ispirazione 60's, in questa versione c'era solo un ospite alla chitarra acustica e il mitico Dario alla voce, maracas e nel finale con maschera da luchador messicano, peccato che il set sia stato così breve, però anche molto intenso. A corollario una piccola selezione di dischi punk autografati dall'archivio di Fritz e i manifesti in stile vintage di Luca Malagò, già autore di locandine per altre manifestazioni. Ah, dimenticavo che, come succede all'estero, è stato pubblicato un singolo in vinile in tiratura limitata coi due gruppi, che è disponibile presso Disco Club. Il tutto con la collaborazione di Disorder Drama che festeggiava i suoi primi 10 anni di vita con una settimana di concerti sparsi in giro per la città (con anche una trasferta a Savona) che si sarebbero conclusi al chiuso in serata al Buridda (più un appendice rurale la domenica) con diversi gruppi tutti genovesi tranne uno. Per l'occasione si sono rivisti i Lo-Fi Sucks dopo sei anni di assenza con un buon set anche qui un pò breve, ma i gruppi in gioco non permettevano lunghe esibizioni. Il tutto si è poi concluso tra le 2 e le 3 (mi pare), cosicchè praticamente ero sveglio (salvo le pause già dette e un paio di abbiocchi in treno) da quasi 48 ore!!!
Vi lascio con due video, in primis:
LO-FI SUCKS! "Declaration Of Indiependence pt. 2"

E poi il pezzo sorpresa della serata precedente, che suonato a tutto volume in mezzo a roba Northern Soul ha fatto la sua porca figura:
NEIL SEDAKA "La Luna A Fiori"

E venerdì si riparte in direzione Roma per il Liberation Fest, tre serate di musica a più non posso!

4 commenti:

Lucien ha detto...

Però! Io non ce la farei più a reggere un tour de force del genere. Ti sei proprio ripreso!

larvotto ha detto...

Ci vuole un fisico bestiale :)

andrea sessarego ha detto...

In effetti il mio fisico altamente imperfetto è veramente bestiale! ;)

Franco Zaio ha detto...

Complimenti e invidia.