We're lost in music/ Caught in a trap/ No turning back/ We're lost in music (Sister Sledge 1979)
giovedì 23 luglio 2009
Il post frivolo
Eccomi ritornato col pc funzionante, ma. Nel senso che ieri, appena ritirato, non riuscivo a collegarmi ad internet, ma era un problema di Tiscali. Ho perso tutte le mail da aprile ad ieri, e mi dispiace soprattutto per la corrispondenza con persone a me care, come l'amico Fritz; ho salvato le cose importanti del sito S.R. ma le cose più personali no, peccato, sono piccoli pezzi di vita che scompaiono. E attualmente il pc non mi riconosce più le chiavette usb...Comunque, cosa ho fatto nei giorni in cui non avevo il pezzo di plastica senza cui non possiamo più vivere? Ho approfittato delle diverse offerte musicali che c'erano in giro, stranamente abbondanti. Genova come Londra? Quello rimane un sogno, nonostante la mia città segua uno stile british classico da sempre. Giovedì sera puntata al Banano Tsunami al porto antico. E' una specie di chiatta sul mare con bar, tavoli e sedie che diventa luogo per concerti (ad esempio la rassegna acustica "Lorca" curata dai ragazzi di Metrodora) e con quelle lucine bianche accese ricorda il porticciolo di "Dawson's Creek". Ero lì per sentire Uni And Her Ukelele, cantante di San Francisco che suona appunto un ukelele. Lei è uno scricciolo biondo con occhi azzurri e una bella voce e ha dimostrato come possa bastare un semplice strumento e la giusta attitudine per portare a casa un bel risultato, complimenti. Prima di lei, gli svedesi A Smile And A Ribbon, tre ragazze e tre ragazzi che definirei come insopportabilmente carini. Prendendo come paragone i Belle And Sebastian, immaginate degli arrangiamenti ancora più leziosi e meno fantasiosi, delle vocine svenevoli che al confronto Isobel Campbell sembra Janis Joplin. La tastierista sembrava Haley Mills, la ragazzina bionda dei film Disney come "Pollyanna" e "Il cowboy col velo da sposa", un chitarrista era in perfetto stile Carnaby Street 1964 e aveva la chitarra squadrata come Ian Curtis nel video di "Love Will Tear Us Apart" e la cantante aveva il vestitino anni 50 e gli occhiali da zitella americana. Anche se il loro 7" aveva una confezione interessante l'ho lasciato lì. Matteo di Disorder Drama mi ha detto che per avere Uni ha dovuto prendere anche gli altri; tra l'altro panico all'inizio quando si nota che manca il pedale della batteria e così Anna si precipita dalla sua compara musicale delle She Said What! (il primo EP è uscito su Marsiglia Records) per recupare l'arnese (la cui mancanza non si sarebbe avvertita molto). Ho rivisto con piacere Giulio, tornato alla base per poco da Roma, che mi ha accolto calorosamente dopo aver saputo le mie disgrazie. Venerdì sera il tempo incerto con inizio pioggia mi fa desistere dall'andare a Sestri per il Festival Delle Periferie, memore anche della bufera con mini tromba d'aria dell'anno scorso; così ho perso l'esibizione degli eSMEN dell'amico Fabrizio (tra gli organizzatori del Festival), ma ci saranno altre occasioni. Sabato invece non perdo l'occasione, anche perchè gli headliners sono i Klasse Kriminale che mi incuriosivano perchè li conoscevo poco. E il loro concerto mi è piaciuto molto, pieno di energia punk con anche una bella cover di "If The Kids Are United" degli Sham 69. Ho approfittato per fare acquisti, due cd, un 7" con copertina in stile 2Tone e due spille, la maglietta sarà per un'altra volta. Per l'occasione pure Diego aveva i capelli ritti in testa e ha pogato felice come un bambino. Non ho fatto foto, ma ad un certo punto è salito sul palco un fotografo quasi professionale che spero prima o poi mi farà vedere i risultati ;). Anche domenica al Festival senza avere un nome particolare da seguire, è che mi piace l'atmosfera tranquilla che si respira, come se fosse una riunione tra amici. Forse con un pò più di pubblicità sarebbe venuta più gente, tra l'altro la location della Villa Rossi merita una visita. Comunque, a parte gli Altera, gruppo di "rock" che definisco con un unico termine: tronfio, la sorpresa sono stati i Kramers, che avevo già perso in passato, e che mi hanno convinto con il loro dance-pop molto divertente, anche loro su Marsiglia Records, me lo procurerò. Lunedì riposo, dovuto anche alle fatiche in piscina e alla sgroppata della sera prima quando da Caricamento a casa mia l'ho dovuta fare a piedi, causa perdita del bus notturno per un semaforo rosso; così ho saltato gli Incognito al porto antico. Martedì invece porto antico sì per Eric Burdon; resto in attesa davanti alle transenne prima della cassa per i tre altri possibili partecipanti che però non si materializzano. Partono le prime note, che faccio? Pago ed entro? Alla fine la mia anima genovese, che di solito tengo a bada, riemerge, poichè da lì si sente benissimo e si intravede la testolina di Eric in fondo, quindi "aggratis" diventa la parola d'ordine. Il ragazzo è ancora in buona forma vocale, però il concerto non mi ha convinto più di tanto. Tecnicamente è stato tutto a posto, però...non so. Da quando sono nella mia fase mutante (da un paio d'anni, quindi prima di diventare DAVVERO mutante grazie alla protesi in titanio), sto riconsiderando le mie certezze e devo dire che ho preferito la semplicità di Uni, l'energia dei Klasse Kriminale e la vivacità dei Kramers. I classici ci sono stati tutti, da "Don't Let me Be Misunderstood" quasi reggae a "House Of The Rising Sun", da "We've Gotta Get Out Of This Place" che in lunga session comprende anche "Why Can't We Live Together" di Timmy Thomas, alla cover di "Paint It Black" che è stata ottima. Insomma, un concerto per cui sbaverebbero quelli del Buscadero. Ieri maneggi con il computer. Bon, è tutto.
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6 commenti:
beh...dopo tutto questo popo' di discorso non ci fai ascoltare nulla??!!??
mah...non sei piu' quello di una volta...
bwhahahaha!
No, dai, non mi puoi parlar male dei Belle & Sebastian!
Ciao Ed! Tranquillo, anche a me piacciono i Belle And Sebastian, diciamo che questi erano la versione stucchevole e mielosa, musica fragile portata all'eccesso. Chiaro, no? :|
Elisa, ora ho messo i link di MySpace per i gruppi citati, contenta?
Nelle serate estive, non c'è niente di meglio che gustarsi qualche concerto all'aperto con una birra fresca in mano. Magari vicino al mare.
Già!
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